Coronavirus, meno morti e meno nuovi contagi. Capua: terza ondata? E’ naturale che ci sarà

Coronavirus, meno morti e meno nuovi contagi. Capua: terza ondata? E’ naturale che ci sarà
9 dicembre 2020

Sono 12.756 i nuovi casi di contagio da Sars-Cov-2 in Italia nelle ultime 24 ore, che portano il totale dall’inizio della pandemia a 1.770.149. I morti sono 499, il totale dall’inizio della pandemia raggiunge così 61.739. Lo rileva il bollettino quotidiano del ministero della Salute-Iss. L’incremento dei nuovi casi segna rispetto a ieri -2.086, e il numero delle persone decedute -135. Ieri infatti i nuovi positivi ieri erano stati  14.842 e i morti 634. Sempre nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 118.475 tamponi, -30.757 rispetto a ieri. Mentre l’incidenza dei positivi rispetto ai tamponi segna oggi 10,77 per cento contro il 9,9 per cento di ieri.

Le persone attualmente positive al Sars-Cov-2 sono 710.515, -27.010 nelle ultime 24 ore. I dimessi-guariti dall’inizio della pandemia sfiorano il milione: 997.895, con un incremento di 39.266 rispetto a ieri. Diminuiscono i ricoveri sia ordinari che in terapia intensiva. Su 710.515 persone attualmente positive 29.653 sono ricoverate in ospedale con sintomi (-428 rispetto a ieri), 3.320 sono in terapia intensiva (-25 rispetto a ieri), di questi 152 sono entrati oggi in terapia intensiva. Ci sono 677.542 in isolamento domiciliare positive al Covid.

Intanto si registra anche un altro farmacista vittima del Covid-19. Si è spento ieri Lauro Cervi, 67 anni, titolare di farmacia a Villa di Chiavenna. È il ventitreesimo farmacista ucciso dalla Covid-19 contratta in servizio. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani e la Federfarma “partecipano al dolore della famiglia e degli amici di questo collega che, fino all`ultimo, ha tenuto fede ai valori della professione operando al servizio della sua comunità. Quella di Lauro è una perdita incolmabile che deve essere anche un monito a non abbassare la guardia nei confronti della pandemia che, purtroppo, non è certo stata sconfitta”, si legge in una nota.

LA TERZA ONDATA

E già si parla di terza ondata. Secondo la virologa Ilaria Capua, è naturale che ci sia una terza ondata di Covid-19, augurandosi che possa essere meno forte anche grazie alle misure di prevenzione messe in atto. “Le pandemie fanno così – ha detto – sono dei fenomeni trasformazionali che sono causate da uno spill over di uno sciame virale all`interno di una popolazione vergine che si adatta come può; noi abbiamo messo in atto misure che hanno arrestato la corsa ma l`obiettivo del virus è continuare a correre, per questo è così importante il vaccino ed è importante averlo in tempi così brevi. Se pensiamo a quanto tempo ci è voluto per gli altri vaccini è una conquista della scienza”. “Oggi abbiamo un sistema che permette di condividere le informazioni e questo è importantissimo – ha proseguito Ilaria Capua – abbiamo una tecnologia che non c`era 10 anni fa e si è messo il turno nella ricerca: è una grande vittoria ma non è la fine, è uno degli strumenti che useremo per rallentare la corsa del virus. La terza ondata è naturale che ci sarà, ma la potenza mi auguro che sarà attutita da tutto quello che avremo imparato e messo in pratica”.

VERSO L’AUTORIZZAZIONE DEL VACCINO

L’agenzia europea del farmaco darà l’autorizzazione del vaccino della Pfizer contro il Covid probabilmente il 29 dicembre mentre il 12 gennaio si esprimerà su quello di Moderna. Lo annuncia Emer Cooke, la 59enne farmacologa irlandese che dal 16 novembre ha sostituito Guido Rasi a capo dell`Ema. In video collegamento da Amsterdam con Lena, il network di quotidiani internazionali del quale fa parte Repubblica, Cooke spiega: “Non voglio pregiudicare il lavoro dei nostri esperti sui vaccini di Pfizer e Moderna, ma posso anticipare che la visione preliminare dei dati che abbiamo ricevuto il primo dicembre è positiva per quanto riguarda efficacia e sicurezza”.

“Dobbiamo ancora controllare – precisa – la qualità della catena di produzione e la capacità delle aziende di preparare il rimedio su larga scala. Su questi aspetti i nostri esperti hanno domandato informazioni addizionali, così come abbiamo chiesto ulteriori dettagli sulla sicurezza. È uno scambio di informazioni costante, che svolgiamo su base giornaliera”. “Probabilmente ci esprimeremo il 29 dicembre per Pfizer e il 12 gennaio per Moderna”, prevede Cooke. Rispetto al Regno Unito che ha già autorizzato e avviato le prime vaccinazioni, “noi abbiamo optato per l`autorizzazione condizionata perché si tratta di un processo che coinvolge i nostri esperti, il comitato farmacologico e quello di valutazione del rischio in modo da dare serie assicurazioni su sicurezza ed efficacia a beneficio di tutta la popolazione europea”. All’autorizzazione dei vaccini Pfizer e Moderna lavorano “un numero di persone impressionante, ci sono i nostri esperti e il network con quelli di tutti gli stati membri”.

Cooke nega che ci sia alcuna pressione per accelerare come accaduto negli Usa: “In Europa il processo di autorizzazione è indipendente, non ci sentiamo sotto pressione politica. La pressione semmai è scientifica perché vogliamo essere certi di fare il meglio per i cittadini”. “Con l`autorizzazione predisporremo misure stringenti di monitoraggio su tutta la popolazione, inclusi gli anziani. I produttori dovranno farci rapporto su qualsiasi evento negativo e ogni mese dovranno inviarci i dati sull`andamento delle vaccinazioni. Così potremo capire se eventuali casi sono legati alla vaccinazione, a particolari fasce della popolazione o a problemi individuali preesistenti”, spiega Cooke assicurando che “quanto sappiamo oggi è già moltissimo, ovvero che i dati su sicurezza ed efficacia appaiono molto buoni. Certo, restano diverse questioni che potremo capire con il monitoraggio le cui stringenti condizioni saranno imposte alle aziende proprio dalla nostra autorizzazione. Strada facendo emetteremo le raccomandazioni necessarie”.

Alle persone allarmate dalla rapidità con cui si arriverà all`approvazione, Cooke dice: “Il punto centrale dell`autorizzazione non è la velocità, ma il numero di persone coinvolte nella sperimentazione e parliamo di oltre 30mila individui per ciascun vaccino: sono dati estremamente significativi”. “Presenteremo i dati in modo trasparente e accessibile cosicché la popolazione possa essere certa che non nascondiamo nulla e possa capire che non abbiamo in mente altro se non la sicurezza collettiva”, osserva.

LO SCENARIO PER REGIONE

LOMBARDIA

Sono 1.233 i nuovi positivi (8,6%) al Coronavirus registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore (di cui 86 ‘debolmente positivi’) sulla base di 14.175 tamponi e 69 i morti. Lo ha riferito la Regione nel suo bollettino quotidiano. I guariti/dimessi hanno raggiunto il totale complessivo di 320.380, con una crescita di 23.090, di cui 5.127 dimessi e 315.253 guariti. In terapia intensiva ci sono attualmente 766 persone (-1), mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 5.727 (-460). Il totale complessivo dei decessi ha raggiunto quota 23.277. I nuovi casi per provincia vedono Milano a quota 336, di cui 108 a Milano città; Bergamo 103; Brescia 265; Como 22; Cremona 48; Lecco 44; Lodi 12; Mantova 29; Monza e Brianza 106; Pavia 76; Sondrio 2; Varese 150.

VALLE D’AOSTA

In relazione alla situazione epidemiologica COVID-19 in Valle d`Aosta, la presidenza della Regione informa che in Regione sono 856 i casi positivi al Covid, 14 in meno rispetto a ieri, e si registrano 27 nuovi guariti. Attualmente sono 55 i pazienti Covid ospedalizzati presso il Parini di Aosta di cui 42 ricoverati nei reparti Covid e 13 in terapia intensiva, 42 all`ISAV di Saint-Pierre e 6 all`ospedale da campo. Fino ad oggi sono stati processati 64.033 tamponi di cui 56.847 test molecolari e 7.186 test antigenici rapidi. Nella sola giornata di ieri, martedì 8 dicembre, ad esempio, su 280 test molecolari processati sono stati rilevati 18 nuovi casi positivi e su 82 test antigenici effettuati nessun nuovo caso positivo è stato riscontrato. Per quanto riguarda le scuole della Regione, risultano a oggi 27 docenti e 28 studenti positivi al COVID, mentre sono 7 le persone attualmente positive registrate tra il personale non docente. Per quanto riguarda le persone in isolamento, 68 sono i docenti, 152 gli studenti e 9 il personale non docente, per un totale di 229 persone isolate.

PIEMONTE

Sono 906 i nuovi casi di coronavirus in Piemonte, pari all’8,6 % dei 10.579 tamponi eseguiti. Lo ha reso noto l’Unità di crisi regionale, precisando che gli asintomatici sono 391, pari al 43,1% dei contagiati. In flessione il numero di ricoveri ospedalieri: sono 4.102 (- 22 rispetto a ieri), di cui 318 (-12 rispetto a ieri) in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 59.063. Si registrano inoltre 67 decessi e 1.869 rispetto a ieri.

PROVINCIA DI TRENTO

Sono 16 i decessi in Trentino nelle ultime 24 ore. Sono invece 182 i positivi al tampone molecolare (2.498 quelli seguiti) e 187 al test antigenico (977 quelli eseguiti). I pazienti in rianimazione sono 48 (stabile rispetto a ieri), ma ci sono 4 ricoverati in più che portano il numero dei pazienti ospedalizzati a 478. “La percentuale di positività è al 10,6% in linea con quella nazionale. La nostra prassi è quella di fare gli antigenici solo ai sintomatici rispetto ad altre realtà in cui vengono fatti anche sugli asintomatici”, ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, aggiungendo che i dati sulle persone ricoverate “sono numeri sempre alti, che ci dicono che dobbiamo stare all’erta perché il dato fa fatica a scendere”.

PROVINCIA DI BOLZANO

Con i dieci decessi nelle ultime 24 ore, segnalati dall’Azienda sanitaria provinciale, è stata superata la soglia delle 600 vittime del Covid-19 in Alto Adige: dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 604. Aumentano anche i contagi: su 1.611 tamponi Pcr, 478 dei quali nuovi test, ne sono risultati positivi 232. Altri 38 positivi sono stati rilevati sulla base di 297 test antigenici. I pazienti Covid-19 ricoverati sono 251 nei normali reparti ospedalieri, 146 nelle strutture private convenzionate, 67 in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes e 30 in reparti di terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.908, mentre i guariti sono complessivamente 14.299 (221 in più rispetto ad ieri), ai quali si aggiungono 1.427 persone (10 in più) che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate negative al test.

ALTO ADIGE

Nella settimana, tra il 30 novembre e il 6 dicembre, sono state 86 le positività al Covid-19 registrate nelle scuole in lingua tedesca dell’Alto Adige. I numeri resi noti dalla Direzione istruzione e formazione tedesca includono l’intero corpo docente, il personale non insegnante, nonchè bambini e ragazzi dalla scuola del’infanzia alle scuole superiori, ma per queste ultime i dati non sono completi dal momento che stanno ancora svolgendo la didattica a distanza. Nelle scuole dell’infanzia le infezioni da Coronavirus sono state 20, 9 delle quali hanno colpito il personale pedagogico, 4 il personale non insegnante e 7 i bambini. Nelle scuole elementari i positivi sono stati 19 (6 insegnanti, 13 alunni), alle scuole medie sono state rilevate 19 nuove infezioni (3 professori, 2 non insegnanti, 14 ragazzi), alle scuole superiori, le positività al Covid-19 sono state 12 (3 insegnanti, un non insegnante, 8 studenti) mentre alla formazione professionale, i casi sono stati 16 (un insegnante, 15 studenti). Infine, le persone sottoposte a quarantena preventiva sono state 261 nelle scuole dell’infanzia, 88 nelle scuole elementari, 64 nelle scuole medie, 15 nelle scuole superiori e 40 nella formazione professionale. Complessivamente i soggetti in quarantena sono 468.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 633 nuovi contagi (il 12,20 per cento dei 5.190 tamponi eseguiti). Sono inoltre stati registrati 30 decessi da Covid-19, a cui si aggiungono ulteriori 3 morti pregresse inserite oggi a sistema e afferenti al periodo dal 4 al 6 dicembre. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 37.117, di cui: 8.387 a Trieste, 16.389 a Udine, 7.415 a Pordenone e 4.470 a Gorizia, alle quali si aggiungono 456 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione risultano essere 15.454. Scendono a 63 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre sono 663 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 1.122, con la seguente suddivisione territoriale: 368 a Trieste, 461 a Udine, 230 a Pordenone e 63 a Gorizia. I totalmente guariti sono 20.541, i clinicamente guariti 499 e le persone in isolamento 14.229.

VENETO

Continua a crescere stabilmente la curva dei contagi in Veneto, con 2.427 casi nelle 24 ore che portano il totale a 173.371 casi da inizio pandemia. Lo ha comunicato il presidente Luca Zaia. Si registrano 29 morti, con totale a 4.403 vittime. negli ospedali vi sono 2.815 pazienti nei reparti ordinari (+36) e 346 (+1) nelle terapie intensive. Gli attuali positivi sono 81.018.

EMILIA-ROMAGNA

Cala ancora il numero dei contagi da coronavirus in Emilia-Romagna che si è attestato nelle ultime 24 ore a quota mille circa. Sono 1.079 i casi di positività dell’ultimo bollettino regionale che riporta anche il numero complessivo dei contagi dell’inizio della pandemia, arrivato a quota 138.348. Nell’ultima giornata si contano 46 decessi. Tra domenica e lunedì in Emilia-Romagna sono stati eseguiti 10.483 tamponi; la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 10,3%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,1 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 275 nuovi casi; a seguire Ravenna (190), Reggio Emilia (171), Modena (96), Rimini (80). Poi Parma (76), Piacenza (50), Ferrara (49), il territorio di Imola (40), Forlì (30) e infine Cesena (22). Dei 46 nuovi decessi, 7 sono in provincia di Piacenza (3 donne – rispettivamente di 75, 89 e 94 anni – e 4 uomini di 58, 59, 68 e 96 anni), 4 in quella di Parma (2 donne, di 84 e 88 anni, e 2 uomini, di 83 e 85 anni), 6 in provincia di Reggio Emilia (tutte donne: 68, 83, 85, 87, 88, 95 anni), 10 nel modenese (4 donne – rispettivamente di 80, 82, 84, 90 anni – e 6 uomini: uno di 64 anni, uno di 69, 2 di 87, uno di 73 anni e uno di 89), 2 a Bologna (una donna di 79 anni e un uomo di 84), 6 in provincia di Ravenna (3 donne – rispettivamente di 78, 88 e 91 anni – e 3 uomini di 64, 78 e 79 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 82 anni) e 10 nel riminese ( 4 donne – 2 di 77 anni, una di 81 e una di 82 anni – e 6 uomini rispettivamente di 62, 79, 83, 84, 85 e 100 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.314. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 233 (uno in meno rispetto a ieri), 2.857 quelli negli altri reparti Covid (+76).

LIGURIA

In Liguria si sono registrati 191 nuovi casi di Coronavirus e altri 28 decessi. Lo ha reso noto la Regione Liguria, precisando che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 2.248 tamponi. Le vittime avevano un età compresa tra i 63 e i 97 anni. Al momento in tutto il territorio ligure sono 929 le persone ricoverate in ospedale, 3 meno di ieri, di cui 88 in terapia intensiva, mentre sono 9.266 quelle positive, 497 meno di ieri, e 8.037 quelle sottoposte a sorveglianza attiva.

TOSCANA

In Toscana si registrano 505 nuovi positivi al Sars-Cov-2 in più rispetto a ieri, su un totale, da inizio epidemia, pari a 109.923 unità. I nuovi casi sono lo 0,5% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 505 casi odierni è di 48 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 12% ha 80 anni o più). I guariti crescono del 2,4% e raggiungono quota 82.361 (74,9% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.671.272, 9.878 in più rispetto a ieri, di cui il 5,1% positivo. Sono, invece, 2.798 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 18% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 451 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 24.605, -5,5% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.600 (12 in più rispetto a ieri), di cui 253 in terapia intensiva (stabili). Oggi si registrano 24 nuovi decessi: 8 uomini e 16 donne con un’età media di 84,4 anni. Le persone complessivamente guarite sono 82.361 (1.900 in più rispetto a ieri, più 2,4%): 438 persone clinicamente guarite (4 in più rispetto a ieri, più 0,9%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 81.923 (1.896 in più rispetto a ieri, più 2,4%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo. Infine, sono 2.957 i deceduti dall’inizio dell’epidemia.

MOLISE

Due decessi in Molise, di cui uno risalente al 7 dicembre, 147 in totale dall’inizio dell’emergenza, 22 nuovi casi positivi, in aumento rispetto a ieri (13), 4 ricoveri nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, centro Hub per il Covid-19, a fronte di 370 tamponi processati, ieri 445. È quanto emerge dal report diffuso in serata dall’Azienda sanitaria regionale (Asrem). Il totale degli attualmente positivi in regione è 2.619, 53 i ricoverati nel reparto di malattie infettive, 7 in terapia intensiva. Gli asintomatici a domicilio sono 2.495, mentre il totale dei soggetti in isolamento è 2.874, 2 quello dei guariti nelle ultime 24 ore, 2.651 in totale dall’inizio dell’emergenza.

ABRUZZO

Soni 264 i nuovi positivi in Abruzzo su 2931 tamponi mentre i morti in regione raggiungono quota 1003 da inizio emergenza con 9 casi di oggi. In particolare sono complessivamente 30974 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 264 nuovi casi di età compresa tra 6 mesi e 95 anni. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 33, di cui 20 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Chieti e 11 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 9 nuovi casi e sale a 1003 (di età compresa tra 50 e 91 anni, 4 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Chieti, 4 in provincia di Pescara). Del totale odierno, 1 caso riguarda un decesso dei giorni scorsi e comunicato solo oggi dalla Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 13650 guariti (+383 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei guariti e dei deceduti) sono 16321 (-128 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 446996 test (+2931 rispetto a ieri). 666 pazienti (+8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 64 (-5 rispetto a ieri, si registrano 2 nuovi ricoveri, 1 dimissioni e 7 decessi) in terapia intensiva, mentre gli altri 15591 (-131 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 10049 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+124 rispetto a ieri), 5946 in provincia di Chieti (+15), 6218 in provincia di Pescara (+41), 8346 in provincia di Teramo (+82), 256 fuori regione (+5) e 159 (-3) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

UMBRIA

Sono stati 89 i nuovi positivi al Covid individuati in Umbria nell’ultimo giorno, 25.433 totali, secondo quanto riporta il sito della Regione. Scaturiti da 456 tamponi analizzati, 443.349, con un tasso di positività del 19,5 per cento. Registrati altri 170 guariti, 19.291, e nove morti, 486, con gli attualmente positivi a quota 5.656, 90 in meno di ieri. Sostanzialmente stabile il quadro dei ricoverati, 380, quattro più di ieri, 56 (uno in meno) in terapia intensiva.

LAZIO

“Oggi su quasi 14 mila tamponi nel Lazio (-3.211) si registrano 1.297 casi positivi al coronavirus (-204), mentre sono 33 i decessi. I guariti superano i casi positivi attestandosi a 1.455”. Lo riferisce l’assessore alla Sanità e l’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, dopo la quotidiana videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

MARCHE

Sono 229 i nuovi contagi rilevati nelle Marche nelle ultime 24 ore. Il servizio sanità della regione comunica che sono stati testati 2.087 tamponi: 1.246 nel percorso nuove diagnosi (911 tamponi molecolari e 335 nello screening percorso antigenico) e 841 nel percorso guariti. I positivi ai tamponi molecolari sono 229. Nel percorso ‘antigenici’ su 335 test rapidi effettuati sono stati riscontrati 10 casi positivi che ora saranno sottoposti al tampone molecolare. Il rapporto positivi/tamponi molecolari oggi è del 25,1%. I casi odierni comprendono 31 soggetti sintomatici, 55 contatti in setting domestico, 86 contatti stretti di casi positivi, 12 contatti in setting lavorativo, un contatto in ambienti di vita/socialità, quattro contatti in setting assistenziale, sei contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione, cinque screening percorso sanitario e due rientri dall’estero; mentre per altri 27 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Da inizio emergenza i contagi nelle Marche salgono a 33.060 con 257.377 campioni esaminati.

BASILICATA

Scendono ancora i nuovi casi positivi al covid in Basilicata: 35 nelle ultime 24 ore, dall’analisi però di un numero ridotto di temponi, appena 367: lo ha reso noto la task force regionale, aggiungendo che sono decedute due persone residenti rispettivamente a Ruoti (Potenza) e a Matera. In un giorno sono guariti 95 pazienti (in totale sono ora 2.604). I lucani attualmente positivi sono 6.103 e di questi 5.964 sono in isolamento domiciliare. In totale, le vittime del coronavirus sono salite a 180. I ricoverati scendono a 139: solo 15 però sono in terapia intensiva (sei a Potenza e sette a Matera). Dall’inizio dell’emergenza sono stati analizzati in Basilicata 163.306 tamponi, 152.159 dei quali sono risultati negativi.

PUGLIA

In Puglia sono stati registrati 2.758 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 917 casi positivi nelle ultime 24 ore: 323 in provincia di Bari, 190 in provincia di Brindisi, 35 nella provincia Barletta Andria Trani, 236 in provincia di Foggia, 97 in provincia di Lecce, 33 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti (la Asl Bat – lab “Dimiccoli”) non ha comunicato i dati relativi alle ultime 24 ore per problemi tecnici). Lo ha comunicato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro. Sono stati registrati nella Regione 20 decessi: 7 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce,7 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 855.898 test, 17.325 sono i pazienti guariti, 48.070 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia dall’inizio della pandemia è di 67.174, così suddivisi: 25.984 nella Provincia di Bari; 7.490 nella Provincia di Bat; 4.926 nella Provincia di Brindisi; 15.195 nella Provincia di Foggia; 5.153 nella Provincia di Lecce; 7.976 nella Provincia di Taranto; 421 attribuiti a residenti fuori regione; 29 provincia di residenza non nota.

CAMPANIA

In Campania, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1.361 positivi al Coronavirus, 2.869 guariti e 43 decessi, di cui 11 nelle ultime 48 ore e 32 deceduti in precedenza, ma registrati ieri. Gli asintomatici sono 1.194 e i sintomatici 167. A comunicarlo l’Unità di crisi regionale.
Il totale dei contagi da Covid-19 da inizio pandemia sale a 168.794, i morti sono 2.107 e le guarigioni 69.473. I tamponi processati complessivamente 1.737.112 di cui 15.872 eseguiti ieri. Il report posti letto su base regionale riporta 656 posti letto di terapia intensiva disponibili, di cui 138 occupati mentre i posti letto di degenza disponibili, tra posti letto Covid e offerta privata 3.160, di cui 1.852 occupati.

CALABRIA

In Calabria fino ad oggi sono state sottoposte a test 375.190 persone per un totale di tamponi eseguiti 387.883 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). I positivi sono 19.006 (+139 rispetto a ieri), i negativi 356.184. Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute, che fanno registrare 374 ricoverati (-2), 25 persone in terapie intensive (stesso numero di ieri) e 366 decessi (+6). I casi attualmente attivi sono 10.127.

SICILIA

Sono 753 i nuovi casi da coronavirus in Sicilia secondo l’ultimo bollettino di oggi. Segnalati anche altri 34 morti. Cala la curva dei contagi nella Regione, dove nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 7.013 tamponi, 1.627 i guariti. 1.863 le vittime dall’inizio dell’emergenza. Con il boom di guariti scende sotto quota quarantamila il numero degli attuali positivi pari a 38.647, di cui 1.374 ricoverati con sintomi e 198 in terapia intensiva. Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi di coronavirus: 347 a Catania, 212 a Palermo, 38 a Messina, 66 a Ragusa, 8 a Trapani, 26 a Siracusa, 9 ad Agrigento, 37 a Caltanissetta.

SARDEGNA

Sono 25.031 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 253 nuovi casi. Si registrano anche 6 decessi (549 in tutto). Le vittime: tre uomini e una donna residenti nella provincia del Sud Sardegna, rispettivamente di 74, 85, 86 e 94 anni, e un uomo e una donna di 79 e 92 anni della provincia di Sassari. In totale sono stati eseguiti 405.424 tamponi con un incremento di 2.043 test. Sono invece 621 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+5 rispetto al dato di ieri), mentre è di 61 (-1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.333. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 9.353 (+393) pazienti guariti, più altri 114 guariti clinicamente. Sul territorio, di 25.031 casi positivi complessivamente accertati, 5.385 (+32) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.971 (+45) nel Sud Sardegna, 1.991 (+10) a Oristano, 4.694 (+78) a Nuoro, 8.990 (+88) a Sassari.

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