Cronaca

Coronavirus, Fondazione Gimbe: nuovi casi in calo, ma crollano tamponi (-18%)

Sono 16.999 (12.756 ieri) i nuovi contagiati in Italia dove, nelle ultime 24 ore è tornato a crescere sensibilmente il numero dei morti: 887 (499 ieri) i decessi. Un dato che porta a 62.626 il numero complessivo delle vittime da inizio pandemia. E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute-Iss. Sono complessivamente 696.527 (-13.988 rispetto a ieri) le persone attualmente positive al Covid-19 in Italia. Di queste 29.088 sono ricoverate in ospedale con sintomi, 3291 sono in terapia intensiva, e 664.148 si trovano in isolamento domiciliare. Con i 171.586 tamponi registrati nelle ultime 24 ore in Italia, sale a 23.676.174 il numero complessivo di quelli effettuati nel nostro Paese da inizio Pandemia Covid-19. Con 4.197 nuovi casi Covid-19, è il Veneto la regione con il più alto incremento fra le regioni italiane. Segue la Lombardia con 2.093, quindi il Lazio con 1.488, l’Emilia Romagna, 1.453, la Puglia con 1.332, la Campania con 1.198, la Sicilia 1.059. In tutte le altre regioni si registrano meno di mille nuovi casi. La regione con l’incremento minore è la Valle d’Aosta con 18.

FONDAZIONE GIMBE

Rallentano i nuovi casi di Coronavirus in Italia, ma crollano i tamponi: un crollo “ingiustificato” pari al 18,1% in meno rispetto alla settimana precedente. D’altra parte, gli ospedali sono ancora saturi, tant’è che ricoveri e terapie intensive restano sopra la soglia di saturazione in 15 regioni. E sono stati registrati ben 4.879 decessi in una settimana. Ora, con l’inverno alle porte, “l`imprevedibile impatto dell`influenza stagionale, l`imminente passaggio al giallo dell`intero paese e il legittimo entusiasmo per il vaccino in arrivo” si potrebbe verificare quella “tempesta perfetta che può innescare la terza ondata”. Questo, in sintesi, il parere della Fondazione Gimbe in base al monitoraggio eseguito nella settimana 2-8 dicembre che conferma, rispetto alla precedente, una flessione dei nuovi casi (136.493 vs 165.879), a fronte di una riduzione di oltre 121 mila casi testati (551.068 vs 672.794) e di una sostanziale stabilità del rapporto positivi/casi testati (24,8% vs 24,7%).

“Anche questa settimana – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – si confermano evidenti segnali di rallentamento del contagio quali la riduzione dell`incremento percentuale dei casi totali (8,4% vs 11,4% a livello nazionale, registrata anche in tutte le Regioni) e del numero dei nuovi casi settimanali, ma l`effetto non è dovuto solo alle misure introdotte”. Rimane infatti stabile il rapporto positivi/casi testati e, soprattutto, si registra un`ingiustificata riduzione di oltre 121 mila casi testati (-18,1%), che solo in 5 Regioni aumentano rispetto alla settimana precedente. “Da questi numeri – spiega Cartabellotta – emergono tre ragionevoli certezze: innanzitutto che le misure introdotte hanno frenato il contagio; in secondo luogo che l`effetto delle misure sull`incremento dei nuovi casi è sovrastimato da una consistente riduzione dell`attività di testing; infine che, a invarianza di misure restrittive, la discesa della curva sarà molto lenta, certo non paragonabile a quella della prima ondata”.

“La riduzione del bacino degli attualmente positivi – continua il Presidente – è lenta, modesta, oltre che sovrastimata dalla notevole riduzione di tamponi e casi testati delle ultime settimane”. Infatti, dal record di 124.575 casi testati in media al giorno della settimana 4-11 novembre, in quella 2-8 dicembre si è registrato un decremento del 36,8% (-45.851 casi testati/die). Meno evidente la riduzione dei tamponi totali, passati da una media di 214.187/die della settimana 12-18 novembre ai 179.845 della settimana 2-8 dicembre, con un calo giornaliero medio di 27.907 tamponi (-13,4%). Se le misure di mitigazione hanno allentato la pressione su ricoveri e terapie intensive che hanno superato il picco e iniziato una lenta fase discendente, la soglia di occupazione per pazienti COVID continua a rimanere oltre il 40% nei reparti di area medica e del 30% nelle terapie intensive in 15 Regioni. La curva dei decessi comincia a salire in maniera meno ripida.

“Con questi numeri – spiega Cartabellotta – il Paese si presenta come un paziente con ‘quadro clinico’ ancora molto grave e instabile che, superata la fase acuta (picco di contagi e di pazienti ospedalizzati), inizia a mostrare i primi segni di miglioramento grazie alle terapie somministrate. Ma la prognosi rimane riservata e, per essere sciolta, richiede una rigorosa e prolungata ‘compliance’ a tutte le misure individuali, al distanziamento sociale e alle restrizioni imposte da Governo e Regioni”. “Siamo in una fase estremamente delicata dell`epidemia – ribadisce Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – per almeno tre ragioni: innanzitutto con oltre 700 mila attualmente positivi è impossibile riprendere il tracciamento dei contatti; in secondo luogo, ci attendono lunghi mesi invernali che favoriscono la diffusione di tutti i virus respiratori; infine, sino a metà gennaio non sapremo se l`impatto dell`influenza sarà, come auspicato, più contenuto rispetto alle stagioni precedenti. In tal senso, arrivare a quel momento con gli ospedali saturi potrebbe avere conseguenze disastrose per la salute e la vita delle persone”.

“Altri due elementi – conclude Cartabellotta – completano la tempesta perfetta che rischia di innescare la terza ondata. Alla vigilia delle festività natalizie, tutte le Regioni si avviano a diventare gialle, un colore che non deve essere letto come un via libera, ma impone il rispetto di regole severe per impedire assembramenti e ridurre al minimo i contatti sociali tra persone non conviventi. Infine, l`auspicato e (speriamo) imminente arrivo del vaccino non deve costituire un alibi per abbassare la guardia: nella più ottimistica delle previsioni, infatti, un`adeguata protezione a livello di popolazione potrà essere raggiunta solo nell`autunno 2021 con una massiccia adesione delle persone alla campagna di vaccinazione”. Nel dettaglio, nella settimana presa in considerazione dal monitoraggio calano del 5,4% i casi attualmente positivi (737.525 vs 779.945) e, sul fronte degli ospedali, diminuiscono sia i ricoveri con sintomi (30.081 vs 32.811) che le terapie intensive (3.345 vs 3.663); in lieve riduzione anche i decessi (4.879 vs 5.055). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano queste variazioni: decessi 4.879 (-3,5%); terapia intensiva -318 (-8,7%); ricoverati con sintomi: -2.730 (-8,3%); nuovi casi 136.493 (-17,7%); casi attualmente positivi -42.420 (-5,4%); casi testati -121.726 (-18,1%); tamponi totali: -142.105 (-10,1%).

LO SCENARIO PER REGIONE

LOMBARDIA

Per quanto concerne la Lombardia oggi i nuovi contagi tornano sopra la soglia dei duemila (2.093), con 24.229 tamponi processati (10mila in più di ieri, quando i nuovi positivi erano 1.233). Forte aumento delle vittime: 172 contro i 69 decessi di mercoledì. Il bilancio complessivo da inizio pandemia è di 23.449 morti. Cala ancora la pressione sugli ospedali: -18 nelle terapie intensive (748 in totale) e -114 negli altri reparti (5.613 nel complesso). Intanto, la Lombardia si appresta ad abbandonare la zona arancione per approdare domenica 13 dicembre in zona gialla. La promozione è stata possibile grazie al costante miglioramento dei numeri dell’emergenza Covid nella regione più colpita dalla pandemia.

VALLE D’AOSTA

Oggi in Valle d’Aosta sono stati rilevati 18 nuovi casi di Covid-19 e testati 102 individui. In regione, nelle ultime 24 ore, c’è stato un decesso per coronavirus, che porta a 344 il totale delle vittime. I guariti, invece, sono 5.674, 90 in più rispetto a ieri. Lo ha comunicato la Regione in una nota. In totale, dall’inizio dell’emergenza, in regione sono stati registrati 6.801 casi con 34.989 persone sottoposte a tampone. Nel complesso, sono stati analizzati 64.404 tamponi, di cui 57.189 test molecolari e 7.219 test antigenici rapidi. Attualmente in Valle d’Aosta ci sono 783 (-73) persone positive, di cui 98 ricoverate in reparti Covid, 10 in terapia intensiva e 675 in isolamento domiciliare.

PIEMONTE

Sono 974 i nuovi casi di coronavirus oggi in Piemonte, pari all’6,8 % dei 14.418 tamponi eseguiti. Lo ha reso noto l’Unità di crisi regionale, secondo cui gli asintomatici sono 421, pari al 43,2 %. Prosegue il trend discendente dei ricoveri ospedalieri: oggi i ricoverati sono 4.069 (-33 rispetto a ieri), di cui 310(- 8 rispetto a ieri) in terapia intensiva. Ma rimane alto il numero dei decessi: 84 in tutto. Le persone in isolamento domiciliare sono 56.728. I pazienti guariti sono 3266 in più rispetto a ieri.

PROVINCIA DI BOLZANO

Sono 8 i decessi in Alto Adige e 244 i nuovi casi positivi al Covid individuati dai laboratori dell’Azienda sanitaria provinciale nelle ultime 24 ore su 1.974 tamponi molecolari. Sono stati effettuati anche 2.039 test antigenici, con 132 positivi. Attualmente sono 239 le persone ricoverate in ospedale, altre 31 sono in terapia intensiva. I decessi complessivi (incluse le case di riposo) salgono quindi a 612. Le persone in isolamento domiciliare sono 7.159.

PROVINCIA DI TRENTO

Oggi in Trentino si registrano altri nove decessi per coronavirus. Il totale sale così a 809. I nuovi contagi, rilevati nelle ultime 24 ore con 2.699 tamponi molecolari, sono 217; quelli individuati con 1.730 test antigenici rapidi sono 230. L’incidenza della positività dei molecolari è dell’8%. I ricoveri sono 479 (+1 ), 48 dei quali in terapia intensiva, numero uguale a ieri. Sei decessi sono avvenuti in ospedale, gli altri 3 in Rsa. Le nuove dimissioni sono 35, 40 i nuovi ricoveri. Le classi in quarantena sono 26. I dati, elaborati dall’Azienda sanitaria provinciale, sono stati resi noti dall’assessore Stefania Segnana.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 672 nuovi contagi (l’8,04 per cento dei 8.356 tamponi eseguiti). Sono inoltre stati registrati 33 decessi da Covid-19, a cui si aggiungono ulteriori 9 morti pregresse inserite oggi a sistema e afferenti al periodo dal 4 all’8 dicembre. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 37.789, di cui: 8.455 a Trieste, 16.704 a Udine, 7.589 a Pordenone e 4.573 a Gorizia, alle quali si aggiungono 468 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione risultano essere 14.712. Scendono a 62 i pazienti in cura in terapia intensiva e a 652 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 1.164, con la seguente suddivisione territoriale: 378 a Trieste, 479 a Udine, 240 a Pordenone e 67 a Gorizia. I totalmente guariti sono 21.913, i clinicamente guariti 517 e le persone in isolamento 13.481.

VENETO

“Sonon 177.568 totali positivi, nelle ultime 24 ore sono 4.197, sono 83187 i positivi attuali, i ricoverati 3.222 che si sommano ai 357 in terapia intensiva +11 nelle 24 ore, 2865 ricoverati in area non critica +50, siamo verso +800 ricoverati rispetto a marzo, 4.551 i decessi +148 nelle 24 ore, 8189 i dimessi”. E’ questo il bollettino del coronavirus in Veneto illustrato dal presidente Luca Zaia nel corso del punto stampa presso la Protezione Civile a Marghera. “Sono stati eseguiti 2,9 milioni di tamponi molecolari, +20117 nelle 24 ore – ha sottolineato – i test rapidi sono 1,2 mln +37564 non ci sono nel bollettino nazionale, 57.691 sono i tamponi totali. Ricordo che 4197 positivi su 57mila tamponi rappresenta il 7,27%”.

EMILIA-ROMAGNA

Nelle ultime 24 ore si sono registrati in Emilia-Romagna 1.453 casi di Covid-19 in più rispetto a ieri. Sono stati eseguiti 17.556 tamponi. Cresce il numero dei decessi a causa del virus: 72 nuovi nella giornata di mercoledì. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 229 (- 4 rispetto a ieri), 2.845 quelli negli altri reparti Covid (-12). La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 301 nuovi casi, Modena (283), Rimini (182), Reggio Emilia (155), Ravenna (138), Ferrara (94), Piacenza (66), Parma (54). Poi Cesena (87), l’imolese (55) e Forlì (38). Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Dei 72 nuovi decessi: 3 a Piacenza, 3 in provincia di Parma, 11 in provincia di Reggio Emilia, 7 nel modenese, 20 in provincia di Bologna, 8 decessi sono stati nel ferrarese, 10 in provincia di Ravenna, una donna a Forlì-Cesena, 8 nel riminese. Si registra anche il decesso di un uomo di 79 anni deceduto fuori regione. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.386.

LIGURIA

In Liguria sono stati registrati 320 nuovi casi di Coronavirus e altri 11 decessi. Lo ha reso noto la Regione Liguria, sottolineando che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 3.992 tamponi. Le vittime avevano un età compresa tra i 70 e i 93 anni. Al momento in tutto il territorio ligure sono 907 i pazienti Covid ricoverati in ospedale, 22 meno di ieri, di cui 85 in terapia intensiva, mentre sono 8.983 i positivi, 283 meno di ieri, e 7.660 le persone sottoposte a sorveglianza attiva.

TOSCANA

Sono 517 i positivi in più rispetto a ieri, su un totale, da inizio epidemia, pari a 110.440 unità. I nuovi casi sono lo 0,5% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 517 casi odierni è di 49 anni circa (il 12% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, il 12% ha 80 anni o più). I guariti crescono del 3,3% e raggiungono quota 85.076 (77% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.680.849, 9.577 in più rispetto a ieri, di cui il 5,4% positivo. Sono invece 3.182 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 16,2% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 3.696 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Oggi si registrano 75 nuovi decessi: 46 uomini e 29 donne con un’età media di 82,7 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 14 a Firenze, 2 a Prato, 7 a Pistoia, 5 a Massa Carrara, 8 a Lucca, 10 a Pisa, 1 a Livorno, 19 a Arezzo, 3 a Siena, 2 a Grosseto, 4 residenti fuori Toscana. Alcuni dei decessi comunicati agli uffici della Regione nelle ultime 24 ore si riferiscono a morti avvenute nei giorni/periodi precedenti: in tutto 45 sul totale dei 75 decessi odierni. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.570 (30 in meno rispetto a ieri, meno 1,9%), 247 in terapia intensiva (6 in meno rispetto a ieri, meno 2,4%).

ABRUZZO

Scendono ancora in Abruzzo i positivi al Covid 19 con 227 casi su 2792 tamponi ma aumenta il numero dei decessi rispetto a ieri con 10 nuovi morti. Sono invece complessivamente 31201 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 227 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 98 anni. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 28, di cui 9 in provincia dell’Aquila, 12 in provincia di Pescara, 7 in provincia di Chieti. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 10 nuovi casi e sale a 1013 (di età compresa tra 38 e 104 anni, 8 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Pescara). Del totale di oggi, 3 casi riguardano decessi dei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalla Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 14197 guariti (+547 rispetto a ieri). I positivi in Abruzzo sono 15991 (-330 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 449788 test (+2792 rispetto a ieri). 657 pazienti (-9 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 65 (+1 rispetto a ieri con 6 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 15269 (-322 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 10108 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+59 rispetto a ieri), 6005 in provincia di Chieti (+59), 6309 in provincia di Pescara (+91), 8361 in provincia di Teramo (+15), 259 fuori regione (+3) e 159 (invariato) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

UMBRIA

Sono 182 i nuovi casi di positività rilevati oggi in Umbria. Scende il numero degli attualmente positivi che passa da 5.656 a 5.379. Sono invece 12 i decessi registrati che portano il numero totale delle vittime a 498. Lo rende noto la Regione nell’aggiornamento quotidiano dei dati pubblicato sul sito.

MARCHE

Sono 323 i nuovi positivi al coronavirus delle Marche (ieri sono 229) di oggi, su 1.890 tamponi nel percorso nuove diagnosi (di cui 626 nello screening con percorso Antigenico) e 1181 nel percorso guariti. Nonostante il numero aumenti, si abbassa in tasso dei contagiati che passa dal 18,3% di ieri al 17% di oggi. Ecco come sono suddivisi i 323 nuovi positivi: 63 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Ancona, 147 in provincia di Pesaro-Urbino, 37 in provincia di Fermo, 47 in provincia di Ascoli Piceno e 8 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (41 casi rilevati), contatti in setting domestico (75 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (84 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (9 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati) e 1 rientro dall’estero. Per altri 80 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 626 test e sono stati riscontrati 53 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).

LAZIO

Su quasi 16 mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 1.488 casi positivi, 68 decessi e record di guariti +4.471. “Aumentano i tamponi, i casi positivi e i decessi. I guariti superano i casi positivi. Previsto valore Rt in calo e sotto l’1. Diminuisce l’incidenza, migliorano sensibilmente il tasso di occupazione dei posti letto Covid e delle terapie intensive. Regolare l’indagine epidemiologica per 85% dei casi” ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

PUGLIA

In Puglia oggi sono stati registrati 11.168 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.332 casi positivi: 266 in provincia di Bari, 130 in provincia di Brindisi, 289 nella provincia BAT, 314 in provincia di Foggia, 165 in provincia di Lecce, 157 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati registrati 55 decessi: 15 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 27 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 867.066 test. 17.870 sono i pazienti guariti. 48.802 sono i casi attualmente positivi.

BASILICATA

Ancora in calo i nuovi casi positivi in Basilicata: 48 nelle ultime 24 ore, dall’analisi però di un numero sempre ridotto di temponi, appena 612: lo ha reso noto la task force regionale, aggiungendo che sono decedute sei persone. In un giorno sono guariti 53 pazienti (in totale sono ora 2.657). I lucani attualmente positivi sono 6.092 e di questi 5.955 sono in isolamento domiciliare. In totale, le vittime del coronavirus sono salite a 186. I ricoverati scendono a 137: solo 15 però sono in terapia intensiva (sette a Potenza e otto a Matera). Dall’inizio dell’emergenza sono stati analizzati in Basilicata 163.918 tamponi, 152.1723 dei quali sono risultati negativi.

CAMPANIA

In Campania, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1.198 positivi al Coronavirus, 2.189 guariti e 58 decessi, di cui 29 nelle ultime 48 ore e 29 deceduti in precedenza, ma registrati ieri. Gli asintomatici sono 1.099 e i sintomatici 99. A comunicarlo l’Unità di crisi regionale.
Il totale dei contagi da Covid-19, da inizio pandemia, sale a 169.992, i morti sono 2.165 e le guarigioni 71.662. I tamponi processati complessivamente 1.751.218 di cui 14.106 eseguiti ieri. Il report posti letto su base regionale riporta 656 posti letto di terapia intensiva disponibili, di cui 140 occupati mentre i posti letto di degenza disponibili, tra posti letto Covid e offerta privata 3.160, di cui 1.789 occupati.

CALABRIA

Oggi in Calabria ci sono stati 7 morti, 513 guariti e 169 nuovi casi positivi al Coronavirus su 2.154 persone sottoposte a tampone. Nelle ultime 24 ore in Calabria è risultato positivo il 7,84% dei soggetti sottoposti a test, un dato in calo rispetto a ieri. Il bollettino della Regione ha fornito anche la provenienza dei nuovi casi: 75 nella Provincia di Reggio Calabria; 59 nella Provincia di Cosenza; 22 nella Provincia di Catanzaro; 13 nella Provincia di Vibo Valentia. Il numero dei casi in Calabria dall’inizio della pandemia è di 19.175 persone su 377.344 soggetti sottoposti a test. La percentuale dei positivi sui controllati è del 5,08% ed è di gran lunga la più bassa d’Italia. In Calabria sono state sottoposte a tampone addirittura 19,67 persone per ogni positivo. In nessuna Regione d’Italia sono stati sottoposti a tampone così tante persone rispetto ad ogni caso positivo. E’ il dato più importante che testimonia il numero di tamponi effettuati rispetto alla reale diffusione della pandemia, ed è il numero più alto di tutt’Italia. La Calabria, con questi dati, è in assoluto la Regione meno colpita d’Italia dalla pandemia.

SICILIA

Sono 1.059 i nuovi casi di positività al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 9.526 tamponi effettuati. I decessi sono 32, che portano il totale a 1.895. Con i nuovi casi sono 36.969 gli attuali positivi, con un decremento di 1.678 casi rispetto a ieri. Di questi 1.539 sono i ricoverati (33 in meno rispetto a ieri): 1.342 pazienti in regime ordinario (-32) e 197 (-1) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 35.430 persone. I guariti sono 2.705.

SARDEGNA

Sono 25.279 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza: nell`ultimo aggiornamento dell`Unità di crisi regionale sono stati rilevati 248 nuovi casi. Si registrano anche 7 decessi (556 in tutto), sei uomini e una donna tra 64 e 89 anni. Le vittime: tre residenti nella provincia del Sud Sardegna, tre nella Città Metropolitana di Cagliari e una nella provincia di Oristano. In totale sono stati eseguiti 409.587 tamponi con un incremento di 4.163 test. Sono invece 610 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (undici in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 63 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.321. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 9.615 (+262) pazienti guariti, più altri 114 guariti clinicamente. Sul territorio, di 25.279 casi positivi complessivamente accertati, 5.493 (+108) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 4.007 (+36) nel Sud Sardegna, 2.006 (+15) a Oristano, 4.696 (+2) a Nuoro, 9.077 (+87) a Sassari.

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