Coronavirus, Rezza: “Cresce l’incidenza, terapie intensive al limite”

Coronavirus, Rezza: “Cresce l’incidenza, terapie intensive al limite”
10 dicembre 2021

Sono oltre 20mila i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore e salgono ben oltre quota 100 i morti. Numeri che non si vedevano dalla scorsa primavera. Male anche sul fronte dei ricoveri ordinari, osservati speciali dopo il balzo di ieri, che crescono di 150 unità, mentre è più lento l’aumento delle terapie intensive. L’unico dato in calo è il tasso di positività, che a fronte di 716.287 tamponi effettuati (400mila in più di ieri), diminuisce di oltre un punto percentuale e torna sotto il 3%.

 

Il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, intanto sottolinea che è “la settima settimana consecutiva i casi di Covid-19 sono in aumento nel nostro Paese”. “La velocità di trasmissione è in lieve diminuzione – aggiunge – questo ci porta a raccomandare ancora un’azione su due grandi binari: il primo è quello della copertura vaccinale che va completata e mantenuta elevata facendo le terze dosi, il secondo quello di avere sempre un comportamento prudente usando mascherine, mantenendo il distanziamento e utilizzando sistematicamente il lavaggio delle mani”.

Insomma, la situazione pandemica sta peggiorando come fotografato anche dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, che segnala una crescita dell’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti, ora a 176. Sono in aumento pure i tassi di occupazione dei reparti ordinari e delle rianimazioni, come detto, parametri decisivi, a livello regionale per il passaggio di colore. La Calabria infatti sfora le soglie massime e da lunedì raggiungerà Alto Adige e Friuli Venezia in zona gialla, ma sono ben sei le Regioni a rischio per Natale: non migliorano le due regioni già in giallo, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano. In Emilia Romagna terapie intensive al limite, Lazio e Lombardia vicine a entrambe le soglie e in bilico la Provincia di Trento.

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Dall’odierno bollettino del ministero della Salute, si rilevano 20.497 nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 12.527) e 118 i decessi (ieri 79), nelle ultime 24 ore in Italia. Dall’inizio dell’epidemia il totale delle persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 è pari a 5.185.270, mentre da febbraio 2020 sono in tutto 134.669 le persone decedute. Sono complessivamente 4.787.453 le persone guarite o dimesse e quelle attualmente positive sono in tutto 263.148, pari a +8.595 rispetto a ieri (+5.339 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, sono stati 716.287 i tamponi processati, ovvero 403.287 in più rispetto ai 312.828 di ieri. Il tasso di positività, ieri al 4%, scende al 2,9%. Sul fronte del sistema sanitario aumentano terapie intensive (+5) e ricoveri (+150).

“Terapie intensive al limite”

“Continua a crescere l’incidenza dei casi di Covid nel nostro Paese e la cifra raggiunge i 176 casi per 100mila abitanti. L’Rt è stabile, 1,18 e il tasso di occupazione di area medica e terapia intensiva è rispettivamente al 10,6% e all’8,5%, al di sotto – anche se di poco la soglia critica”. Parla Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, nella consueta dichiarazione settimanale sul report della pandemia in Italia. “La variante Delta è ancora la variante predominante nel nostro Paese – aggiunge – ma in altri Paesi europei comincia a circolare anche la cosiddetta variante Omicron, le cui caratteristiche sono ancora allo studio. In Italia sono stati finora segnalati 26 casi di questa variante”. L’invito di Rezza: “È importante continuare a mantenere comportamenti prudenti, rafforzare le misure quarantenarie nei contatti stretti dei casi e soprattutto accelerare la campagna vaccinale con la dose di richiamo”.

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