Coronavirus, schizzano i ricoveri. Sempre più regioni verso la zona gialla

Coronavirus, schizzano i ricoveri. Sempre più regioni verso la zona gialla
13 dicembre 2021

Nuovi contagi Covid in calo in Italia ma aumentano i morti e schizzano i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. L’odierno bollettino segnala una flessione della curva epidemica. Flessione prevista, dal momento che nel weekend si processano meno tamponi rispetto agli altri giorni della settimana. Ma il fatto saliente è l’impennata delle ospedalizzazioni, determinante anche per i passaggi di colore delle Regioni. Dopo Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, anche la Calabria, da oggi, è in zona gialla. Il presidente Zaia dà per certa la ‘retrocessione’ del Veneto a partire da lunedì. E dalla prossima settimana rischiano anche Liguria e Trentino. Per quanto riguarda la diffusione di Omicron, che pare ancora contenuta nel nostro Paese (27 i contagiati ad oggi secondo l’Ecdc).

Secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute, sono 12.712 (ieri 19.215) i nuovi contagiati da Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, 98 (ieri 66) i decessi. Sale così ad almeno 5.238.221 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia mentre le vittime raggiungono un totale di 134.929 da febbraio 2020.

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 313.536, ovvero 188.279 in meno rispetto a ieri quando erano stati 501.815. Mentre il tasso di positività è 4% (l’approssimazione di 4,05%); ieri era 3,8%. Qui la mappa del contagio in Italia. Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri. Succede ogni lunedì, per effetto di un minor numero di tamponi (sono quelli processati durante la domenica): la curva tocca il «punto minimo» della sua altalena settimanale. Ma la tendenza resta in salita e lo si vede dal confronto con lo scorso lunedì (6 dicembre) — lo stesso giorno della settimana — quando sono stati registrati +9.503 casi con un tasso del 3,1%: oggi, infatti, ci sono più nuove infezioni di quel giorno, con una percentuale più alta (4% contro 3,1%).

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Cinque le regioni che comunicano il dato dei nuovi contagiati a quattro cifre
Veneto : +2.096 casi con tasso 5,5% calcolato su 38.093 tamponi
Emilia-Romagna: +1.828 casi con tasso 8,9% su 20.433 tamponi
Lazio: +1.470 casi con tasso 4,6% su 32.211 tamponi
Lombardia: +1.339 casi con tasso 2,8% su 48.415 tamponi
Piemonte: +1.227 casi con tasso 2,4% su 50.228 tamponi, ossia il numero di test regionali più alto della giornata

Da notare, infine, il Molise che ha zero nuovi positivi, dopo aver eseguito 146 analisi.

Gimbe: “Siamo in una fase del tiro alla fune con il virus”

“Siamo in una fase del tiro alla fune o della resistenza reciproca. Da un lato c’è il virus che continua a circolare in maniera importante e ciò determina un impatto sugli ospedali modesto rispetto all’epoca pre-vaccinali, ma più casi ci sono e più ci sono ricoveri e decessi. Dall’altro lato stiamo cercando di fare resistenza innalzando il muro di protezione con le vaccinazioni e le terze dosi”. A parlare è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, secondo cui, “nelle ultime tre settimane abbiamo fatto oltre 600mila nuovi vaccinati e questa è un’ottima notizia”. “Per quanto riguarda le terze dosi, abbiamo toccato anche quota 500mila, mediamente ne facciamo oltre 400mila al giorno. Picco? Difficile dire quando lo raggiungeremo, anche perché abbiamo situazioni differenziate sui territori – prosegue Cartabellotta -. La media nazionale spesso non restituisce le notevoli differenze regionali. Va comunque detto che nell’ultimo report dell’Ecdc l’Italia ad oggi viene considerato il Paese che desta meno preoccupazioni in Europa”.

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Sulla protezione del vaccino dal contagio. “I non vaccinati hanno un rischio molto più elevato di contagiarsi, chi è vaccinato invece ha un rischio del 25%. Dopo i 5 mesi il rischio aumenta del 60%. Quel margine di rischio viene coperto dall’uso delle mascherine, dal distanziamento e dal lavaggio delle mani. Non abbiamo un vaccino sterilizzante, per questo c’è bisogno di mettere una pezza con le misure individuali”. Sul tweet di Cartabellotta riguardo alla positività al covid del cantautore Povia (‘Finchè i cretini fanno…’). “Nessuna presa in giro, era il copia-incolla del testo di una canzone di Povia. Gli attacchi sono arrivati da tutte le parti, ho ricevuto anche minacce di morte. Questo la dice lunga sul fatto che la libertà di espressione secondo i no vax deve essere garantita solo a chi diffonde teorie complottiste, gli altri non possono neanche fare un po’ di ironia” ha concluso. 

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