Cronaca

Coronavirus, sempre meno ricoverati. Iss: “La curva inizia la discesa, come il numero dei morti”

Arrivano buone notizie dalla Protezione civile che puntualmente alle 18 fa il punto sull’andamento dell’epidemia in Italia . “Oggi abbiamo due dati positivi: diminuiscono i ricoverati nei reparti ordinari e quelli nelle terapie intensive” ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Il numero totale dei pazienti positivi (cioè dei malati di coronavirus) è di 91.246 con un incremento di 2.972 su ieri; ieri l’incremento era stato di 2.886. Di questi 3977 sono in terapia intensiva con una diminuzione di 17 pazienti su ieri e 28.949 ricoverati con sintomi. Meno 61 su ieri. I deceduti nelle ultime 24 ore sono 525, dall’inizio dell’emergenza le vittime sono 15.887. I guariti in totale in Italia sono 21.815, più 819 rispetto a sabato 4 aprile.

Dall’inizio dell’emergenza sono 128.948 le persone contagiate dal coronavirus, in aumento di 4.316 rispetto a ieri. I tamponi eseguiti ad oggi sono 657.224. Rispetto a ieri sono stati eseguiti 34.237 tamponi in più. “Una buona notizia – ha aggiunto Borrelli – è che da oggi si interrompe il trasferimento di pazienti dalle terapie intensive della Lombardia alle altre regioni perché la situazione degli ospedali non ne ha più bisogno”. Buone notizie anche dall’Istituto superiore della Sanità. “La curva ha iniziato la discesa e inizia a scendere anche il numero dei morti – ha detto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro -. Iniziamo a pensare alla fase 2 se i dati si confermano, ovvero a riflettere su come mantenere bassa la diffusione della malattia”.

Ripartizione dei contagiati per provincia

L’USO DELLE MASCHERINE

“L’uso delle mascherine è utile nei luoghi chiusi”, ha sottolineato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante il punto stampa della protezione civile sull’emergenza coronavirus. Nei luoghi chiusi infatti, ha spiegato, “può essere difficile mantenere le distanze” e quindi l’uso della mascherina “aiuta”. Le misure per contrastare l’infezione, ha ribadito, “sono da una parte il distanziamento fisico e dall’altra il lavaggio delle mani”. Per quanto riguarda la protezione delle vie aeree, ha aggiunto, c’è una duplice valenza: ovvero se siamo portatori di una patologia e potremmo diffondere intorno a noi le famose ‘goccioline’, come potrebbe accadere alle persone positive che non sanno di esserlo, e se bisogna proteggersi da altre persone che possono veicolare la malattia”. In questo senso “nei luoghi confinati” la mascherina “aiuta a proteggersi dal contagio”.

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