Economia

Coronavirus spaventa le Borse europee, Milano la peggiore (-5,43%)

La paura per un’escalation della diffusione del coronavirus fuori dalla Cina affossa le Borse europee e in particolare Piazza Affari, con l’Italia che presenta il triste primato di contagi da Covid-19 in Europa. La Borsa di Milano è la peggiore, con i mercati preoccupati dalla possibile paralisi economica delle aree produttive di Lombardia e Veneto. L’indice principale Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 5,43% scendendo a 23.427 punti, sui minimi da inizio febbraio. In termini percentuali è la peggior seduta dopo il referendum sulla Brexit di giugno 2016. Bruciati complessivamente oltre 30 miliardi di euro.

Quadro pesante anche per gli altri listini europei, mentre Wall Street viaggia in profondo rosso: Francoforte ha perso il 4,01%, Parigi il 3,94%, Londra il 3,34%. La mattinata era stata già segnata dalle tensioni sulle piazze asiatiche, con Seul (-3,87%) che ha pagato il prezzo più pesante. La Corea del Sud è il secondo Paese per numero di contagi dopo la Cina. Il panico ha investito anche il nostro mercato obbligazionario secondario: lo spread ha chiuso in rialzo a 145 punti rispetto ai 135 della precedente chiusura. L’oro, bene rifugio per eccellenza, è al top da 7 anni con il prezzo che è arrivato a salire fino a 1,691 dollari l’oncia. Crollo per il prezzo del petrolio (Wti giù a 50,66 dollari).

Nessuna blue chip di Piazza Affari si è salvata dalla pioggia di vendite: maglia nera al titolo Juventus (-11,83%) su cui pesano sia i risultati di bilancio del semestre che hanno evidenziato una perdita di 50 milioni sia la prospettiva di dover disputare le prossime partite a porte chiuse, proprio a causa del coronavirus. Segue Ferragamo (-8,9%), con il lusso pesantemente colpito in Europa.

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