Politica

Corsa per il Campidoglio, prima grana per Letta. Il segretario frena su Gualtieri

Appena 48 ore dopo l’unanimità in assemblea, Enrico Letta deve intervenire per stoppare l’ennesimo strappo delle mille correnti del Pd. A metà giornata filtra la “disponibilità” dell’ex ministro dell’Economia a correre per il Campidoglio, un’operazione che a un certo punto sembra fatta, in attesa solo del sì del nuovo segretario che viene descritto quasi come una formalità, l’ufficializzazione di un accordo già definito. Le cose però non stanno così, l’indiscrezione coglie di sorpresa Letta che, a quanto riferisce che gli ha parlato, non la prende per niente bene. Letta è impegnato in un incontro via internet con la stampa estera, quando esce la notizia. Appena informato dell’indiscrezione, dal Nazareno filtra una precisazione piuttosto secca: nessuna decisione è stata presa. Il nuovo segretario considera inconcepibile mettere il carro davanti ai buoi ora, visto che non c’è nemmeno la data delle elezioni amministrative e non sono stati nemmeno definiti gli organi dirigenti del partito.

Aver fatto filtrare la notizia di un accordo già fatto, ragiona chi ha parlato con il segretario, è una forzatura che non aiuta nessuno. Anzi, il contrario delle regole d’ingaggio che il partito ha votato all’unanimità domenica scorsa: non è trasparente, perché sono rumors, e impedisce al segretario di prendere in mano il dossier cercando di costruire una soluzione il più possibile condivisa in un’ottica di coalizione. “E’ il riflesso della mancanza di un ecosistema sano che ha portato il Pd sull’orlo della disintegrazione”, riferisce chi ha sentito Letta. Peraltro, la sovrapposizione tra le indiscrezioni fatte filtrare sulle agenzie e la conferenza stampa di Letta crea Letta frena su Gualtieri, primo stop a correnti Pd anche qualche equivoco perché il neo-segretario, parlando con i giornalisti stranieri, a proposito di Gualtieri spende parole di encomio: “Un ottimo nome, un grande amico, lo incontrerò prestissimo”.

Frasi che però vengono pronunciate prima che esca l’indiscrezione sulla disponibilità di Gualtieri e che diventano pubbliche ore dopo, perché alla stampa italiana il video della conferenza arriva solo in differita. Il dato, appunto, è che tutto è ancora da definire e il segretario Pd non vuole fare mosse avventate, consapevole di quanto sia complessa la situazione a Roma: il fronte delle forze alle quali Letta guarda è frammentato, c’è già in pista Virginia Raggi, che ha annunciato la ricandidatura. C’è Carlo Calenda, che ha subito reagito stizzito alle voci di un accordo fatto: “Prendo atto, ci vediamo alle elezioni”. Una mossa così rischia di far svanire ogni possibilità di un fronte largo prima ancora di averci provato. Letta in serata avrebbe deciso subito di prendere in mano la situazione e avrebbe incontrato il segretario del Pd del Lazio Bruno Astorre e quello del Pd romano Andrea Casu. Domani secondo quanto si apprende dovrebbe vedere l’ex ministro Gualtieri e poi incontrerà probabilmente anche Calenda.

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