Le “terre rare” sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, precisamente i 15 lantanoidi più scandio e ittrio. Nonostante il nome, questi elementi non sono particolarmente rari in natura, ma sono così chiamati perché inizialmente furono isolati da minerali rari e ossidi terrestri complessi.
La loro importanza risiede nelle proprietà magnetiche, catalitiche e ottiche uniche che li rendono indispensabili per migliaia di applicazioni tecnologiche moderne. Senza di essi, molti dei dispositivi che consideriamo essenziali nella vita quotidiana non esisterebbero o funzionerebbero in modo completamente diverso.
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| Nome Elemento | Simbolo | Numero Atomico |
|---|---|---|
| Scandio | Sc | 21 |
| Ittrio | Y | 39 |
| Lantanio | La | 57 |
| Cerio | Ce | 58 |
| Praseodimio | Pr | 59 |
| Neodimio | Nd | 60 |
| Promezio | Pm | 61 |
| Samario | Sm | 62 |
| Europio | Eu | 63 |
| Gadolinio | Gd | 64 |
| Terbio | Tb | 65 |
| Disprosio | Dy | 66 |
| Olmio | Ho | 67 |
| Erbio | Er | 68 |
| Tulio | Tm | 69 |
| Itterbio | Yb | 70 |
| Lutezio | Lu | 71 |
Gli elementi sono divisi in terre rare leggere (primi 7) e pesanti (successivi 8), più scandio e ittrio.
La vera rarità di questi elementi non sta nella loro disponibilità in natura, ma nella complessità e nell’impatto ambientale dei processi necessari per estrarli, separarli e purificarli. I minerali che li contengono sono spesso mescolati tra loro e con elementi radioattivi come torio e uranio, rendendo il processo di separazione estremamente difficile, costoso e potenzialmente pericoloso.
Smartphone, tablet, computer, televisori a schermo piatto: le terre rare sono nei display, negli altoparlanti, nelle vibrazioni e nelle batterie.
Auto elettriche (batterie e motori), turbine eoliche, pannelli solari: tecnologie fondamentali per la transizione energetica.
Risonanze magnetiche, apparecchi per radioterapia, strumenti chirurgici: migliorano diagnosi e trattamenti medici.
Sistemi di guida missilistica, comunicazioni militari, tecnologie stealth: componenti critici per la sicurezza nazionale.
Attualmente, la Cina domina la produzione globale di terre rare, controllando circa il 60% dell’estrazione e oltre il 90% della lavorazione. Questa concentrazione geografica crea vulnerabilità strategiche per molti paesi, compresi gli Stati Uniti e l’Europa, che dipendono fortemente dalle importazioni cinesi.
La situazione ha spinto gli Stati Uniti a minacciare ritorsioni economiche e a valutare nuovi dazi, accendendo un confronto commerciale che evidenzia l’importanza strategica di questi elementi per l’economia e la sicurezza nazionale dei paesi sviluppati.