Cronaca

Covid-19, tasso di positività schizza al 2,3%

Sono 5057 i nuovi casi di positività al Covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore, ma in particolare a preoccupare è il tasso di positività che sale al 2,3%. Crescono, secondo il bollettino del ministero della Salute, anche i ricoveri nei reparti ordinari, che aumentano di 38 unità, mentre resta stabile il numero di coloro i quali sono ricoverati in terapia intensiva in tutto il Paese. I decessi ufficiali per Covid-19 nella giornata di oggi sono 15.

La regione con più casi odierni è il Veneto, in forte aumento con 819 casi, seguito da Lazio (+792), Lombardia (+513), Sicilia (+520) e Toscana (+505). I casi totali salgono così a 4.302.393. I guariti sono 1.483 (ieri 2.235), per un totale dall’inizio della pandemia di 4.119.607. Gli attualmente positivi aumentano di 3.558 unità (ieri +1.998), e sono 54.866 in tutto, di cui 53.474 in isolamento domiciliare.

Raddoppiano i casi settimanali (+115%) e ci sono i primi segnali di risalita di ricoveri e terapie intensive. I dati del monitoraggio settimanale indipendente sul Covid-19 in Italia della Fondazione Gimbe, fotografano la risalita dei contagi come sta avvenendo anche nel resto d’Europa. Si conferma il calo dei decessi ma c’è un lieve incremento sul fronte ospedali: +6% di ricoveri e +5% di terapie intensive. Sui vaccini, sottolinea Gimbe, si mantiene il ritmo di 550mila somministrazioni al giorno, ma le prime dosi scendono al 15% e i vaccini a vettore adenovirale stanno crollando. Tra gli over 60 2,2 milioni non hanno ricevuto nemmeno una dose e 1,8 milioni sono in attesa della seconda.

Numeri preoccupanti a fronte della rapida diffusione della variante Delta che si avvia a diventare prevalente. Sul tema Green pass e nuovi parametri per i colori delle Regioni la Fondazione invita a mettere da parte gli scontri politici e a decidere in base a evidenze scientifiche. Se si vuole abbandonare il parametro dei contagi – dice Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – servono soglie molto basse per gli indicatori ospedalieri: non oltre il 5% di occupazione da parte di pazienti Covid per le terapie intensive e 10% per i ricoveri in area medica per rimanere in zona bianca.

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