Covid-19, record dell’anno di contagi in 24 ore. Altre 4 regioni in zona gialla

Covid-19, record dell’anno di contagi in 24 ore. Altre 4 regioni in zona gialla
17 dicembre 2021

In Italia  il coronavirus incalza: sono più di 28mila i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore, il record del 2021, di cui 11mila solo tra Veneto e Lombardia. Cresce anche il tasso di positività che supera il 4%. Resta stabile, rispetto a ieri, il numero dei morti. Dopo la frenata di ieri, tornano a crescere a ritmi elevati i ricoveri ordinari mentre diminuiscono i posti letto occupati e, soprattutto, gli ingressi del giorno nelle terapie intensive. La pressione sugli ospedali oggi è osservata speciale anche per il passaggio in zona gialla.

Secondo l’ordinanza firmata nel pomeriggio dal ministro Speranza altre 4 regioni, oltre alle già “gialle” Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia e Calabria, trascorreranno Natale e Capodanno nella fascia con più restrizioni. Si tratta di Liguria, Marche, Provincia Autonoma di Trento e Veneto che cambiano colore da lunedì 20 dicembre: la conferma arriva dalla cabina di regia che non fa altro che certificare quanto espresso dai numeri.  La percentuale di posti occupati negli ospedali aumenta anche a livello nazionale: secondo i dati della cabina di regia il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6%, mentre quello nelle aree mediche a livello nazionale sale al 12,1%. È in crescita anche l’incidenza, che passa da 176 a 241 casi per 100mila abitanti, mentre scende leggermente l’indice Rt.

Il bollettino

Sono 28.632 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 26.109) e 120 i decessi (ieri 123), registrati in Italia nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute. Dall’inizio dell’epidemia le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 sono 5.336.795, mentre da febbraio 2020 il totale delle vittime è pari a 135.421. Sono in tutto 4.869.406 le persone guarite o dimesse, mentre quelle attualmente positive sono 331.968, pari a +14.038 rispetto a ieri (+12.277 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi processati sono stati 669.160, ovvero 49.121 in meno rispetto ai 718.281 di ieri. Sale al 4,3% il tasso di positività, ieri pari a 3,6%. Sul fronte del sistema sanitario aumentano terapie intensive (+6, ieri +47, per un totale di 923 malati gravi, con 70 ingressi in rianimazione, ieri 101) e ricoveri (+182, ieri +29, per un totale di 7.520 ricoverati).

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Brusaferro: fasce d’età più giovani le più colpite

 “Le fasce d’età più giovani si confermano quelle in cui circola particolarmente il visrus, in particolare quelle 0-9 e 10-19, seguite da 30-39 e 40-49”. Lo dice il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel video settimanale a commento dei dati del monitoraggio epidemiologico. “Cresce il numero di nuovi casi negli under12 e negli under 20 – aggiunge – e questo si traduce anche, sebbene in una dimensione più limitata rispetto alla popolazione adulta, in ricoveri per fascia d’età sotto i 20 anni”. “L’Rt rimane sopra il livello di 1 e questo porta a un aumento del numero di nuovi casi, sia per quanto riguarda l’infezione che l’ospedalizzazione – prosegue Brusaferro -. E questo è un trend che dobbiamo cercare di invertire”. “Nelle terapie intensive siamo passati da 811 a 917 ricoverati e il tasso di occupazione è arrivato a 9.6 rispetto a 8.5 per cento della scorsa settimana. Lo stesso avviene per l’occupazione dei letti di area medica dove i ricoverati sono passati da 6.333 della scorsa settimana i 7.338 di questa settimana, passando dal 10.6 al 12.1 per cento”. In sostanza, “con questo andamento più regioni hanno probabilità di arrivare ad occupazioni posti letto significative entro 4 settimane da ora”, sottolinea.

Crisanti: a gennaio 40mila casi al giorno

“Nel giro di 4/6 settimane – la variante Omicron – in Italia avrà un peso importante. Purtroppo è in grado di infettare anche chi ha fatto la seconda dose. Con la dose booster, però, c’è una protezione intorno al 70-80%”. Lo ha spiegato il professore di microbiologia all’università di Padova, Andrea Crisanti. L’esperto ha inoltre sottolineato che “con la variante Omicron e le misure in campo ora, vale a dire terza dose e regioni gialle, non mi stupirei se a metà gennaio arrivassimo a 40mila casi al giorno”. Crisanti ha infine tenuto a precisare che “la variante Delta e la variante Omicron sono proprio due virus diversi e gli anticorpi sviluppati contro Delta non vanno bene con Omicron”, ha concluso. 

Figliuolo: le dosi di vaccino ci sono

“Le dosi ci sono”. Lo assicura il commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, visitando il pediatrico Meyer di Firenze. “Oltre le 5,5 milioni di dosi che abbiamo stivate a livello regionale, che abbiamo ancora in cassa, da oggi in avanti ne arriveranno alle Regioni, quindi il 17, il 22 e il 29 dicembre, altre 5 milioni di cui oltre la metà Pfizer. Questo per rassicurare e per dire che possiamo continuare con questo ritmo” di vaccinazione “e se vogliamo incrementare”. Per quel che riguarda la vaccinazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, “sono state distribuite 1,5 milioni di dosi pediatriche e abbiamo ancora una riserva. Ne arriveranno altre, con continuità, da gennaio in avanti”. Detto questo, il commissario si lancia in una raccomandazione: “Continuiamo a tenere il focus sui più anziani. La Toscana lo sta facendo brillantemente anche con il gran ricorso ai medici di medicina generale”.

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