Cronaca

Covid-19, Bassetti: rischiamo milioni di isolati, nuove regole

Meno di 30mila casi positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore ma con solo 217mila tamponi, come conseguenza del giorno festivo. Dati che di certo non confortano tenuto conto che la variante Omicron continua a diffondersi in modo sempre più veloce e che continuano a crescere i ricoveri sia ordinaria, sia in terapia intensiva. Intanto l’Istituto superiore di sanità diffonde nuovi dati: il rischio di terapia intensiva per i non vaccinati rispetto a chi ha la terza dose “è 85 volte maggiore per gli over 80; 12,8 volte maggiore per la fascia 60-79 anni; 6,1 volte maggiore per i 40-59 enni”.

Nel Report esteso dell’Iss, che integra il monitoraggio settimanale sul Covid, si legge che nell’ultima settimana, si conferma l’andamento osservato in quella precedente “con il 26% dei casi totali diagnosticati nella popolazione di età scolare (under 20 anni). Il 48% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 36% nella fascia 12-19 anni e solo il 11% e il 5% sono stati diagnosticati, rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni”.

I nuovi casi di Coronavirus registrati oggi in Italia sono stati 24.883, contro i 54.762 del giorno di Natale. E’ la fotografia odierna dei contagi da Covid 19 in Italia contenuta nel bollettino quotidiano del ministero della Salute. Poco meno che dimezzati anche i decessi: 81 a fronte dei 144 di ieri. Un calo che si spiega soprattutto con il crollo di tamponi processarti nel secondo giorno consecutivo di festa: solo 217.052, fra molecolari e antigenici. Di contro, purtroppo, raddoppia il tasso di positività 11,5% a fronte del 5,8%). In decisa crescita anche i ricoverati in ospedale per Coronavirius: in tutto 9.220, 328 in più rispetto a ieri. Quanto alle terapie intensive, i pazienti ospitati sono ora 1089, 18 di più rispetto a Natale. Con una media di 85 nuovi arrivi ogni giorno.

Bassetti: rischiamo milioni di isolati, servono regole nuove

“Ho seguito e sto seguendo centinaia di persone vaccinate con 2 o 3 dosi di vaccino che hanno il Covid. Ebbene queste persone hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura 3-4 giorni. Nulla a che vedere con il Covid di un anno fa’ e con il Covid di chi non è vaccinato. Dobbiamo quindi continuare con la stessa metodologia di affrontarlo dello scorso anno? Tracciamento? Milioni di tamponi? Isolamento di tutti i contatti? Quarantene dalle durate variabili e diverse a seconda di chi le decide? Reparti Covid dedicati con personale sottratto alle altre attività sanitarie? Colori delle regioni decise sulla base degli ospedalizzati senza distinguere malati da colonizzati asintomatici? Non si può affrontare questa fase con le stesse regole”. Lo dice l’infettivologo Matteo Bassetti.

“Abbiamo oltre l’80% della popolazione generale che è protetta. Chi non è vaccinato – aggiunge Bassetti – dovrebbe farlo presto, ma se non ha ancora capito o voluto capire l’importanza del vaccino difficilmente lo farà senza regole nuove. Vedere code chilometriche nelle farmacie in questi giorni per fare il tampone serve a qualcosa? Con oltre 50000 casi al giorno destinati a diventare molti di più nelle prossime settimane, dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Chi è malato deve stare a casa, come sempre si sarebbe dovuto fare per le malattie infettive contagiose e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo”.

Il rischio, conclude, “continuando così e’ trovarci tra pochissimo con milioni di persone isolate e in quarantena. Chi farà il pane, chi guiderà gli autobus, chi svolgerà le lezioni a scuola, chi garantirà la sicurezza, chi batterà lo scontrino al supermercato, chi lavorerà in ospedale? Usciamo dalla visione del Covid come malattia devastante ed entriamo nella fase endemica con una malattia più gestibile (nei vaccinati) costruendo regole diverse. Altrimenti sarà durissima”.

Da domani al via booster per 16enni e fragili 12-15enni

Da domani, 27 dicembre, come annunciato dal ministero della Salute in una circolare alla vigilia di Natale, al via le dosi booster di vaccino anti-Covid per la fascia di età 16-17 anni e per i fragili tra i 12 e i 15 anni. Dopo le valutazioni della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo aveva, infatti, aperto la possibilità di aprire la campagna vaccinale delle terze dosi anche per “tutti i giovani delle classi 16 e 17 anni e per i soggetti fragili della fascia 12/15 anni a rischio potenziale di forme gravi di Covid-19”. Al momento per queste categorie sarà possibile utilizzare solo il vaccino Pfizer.

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