Credito d’imposta e bonus 150 euro, via libera al Dl Aiuti ter

Credito d’imposta e bonus 150 euro, via libera al Dl Aiuti ter
Mario Draghi
16 settembre 2022

E’ salito a circa 14 miliardi l’ammontare di risorse che il governo ha riservato al cosiddetto Dl Aiuti. Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il provvedimento, che prevede nuovi sostegni per famiglie e imprese. Le risorse contano su 6,2 miliardi che arrivano da maggiori entrate e che si possono utilizzare subito dopo l’autorizzazione del Parlamento. Mario Draghi, spiega che nel Dl Aiuti Ter vi è una norma che prevede per le aziende, per affrontare il caro energia, “prestiti al tasso del Btp senza commissioni aggiuntive agli imprenditori che si presenteranno per il pagamento della bolletta ma anche per il capitale circolante. La garanzia sarà gratuita. Siccome la rateizzazione delle bollette è complicata questo equivalente a una rateizzazione”.

Credito d’imposta

Tra le misure, la proroga del credito d`imposta per le imprese energivore e gasivore anche per l`ultimo trimestre 2022. Alle imprese “a forte consumo di energia elettrica” che “hanno subìto un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell’anno 2019”, viene “riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022”. Alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022.

Cinema e teatri

Previsto un contributo per abbattere i costi legati al caro energia per cinema e teatri. “Al fine di mitigare gli effetti dell`aumento dei costi di fornitura di energia elettrica e di gas sostenuti da sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e istituti e luoghi della cultura è autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per l`anno 2022. Con decreto del Ministro della cultura, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definite le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse di cui al primo periodo”, si legge.

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Piscine e palestre

Un contributo contro il caro energia per i centri sportivi e le piscine. “Per far fronte alla crisi economica determinatasi in ragione dell`aumento dei costi dell`energia termica ed elettrica, le risorse del Fondo di cui all`articolo 1, comma 34, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono incrementate di 50 milioni di euro per il 2022, da destinare all`erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché per le federazioni sportive nazionali, che gestiscono impianti sportivi e piscine”.

Risorse per Tpl per caro carburante

Il governo stanzia ulteriori risorse per il trasporto pubblico locale e regionale per far fronte ai ricari dei prezzi dei carburanti. Lo prevede una bozza del Dl Aiuti ter all’esame del Consiglio dei ministri in queste ore. Si prevede un incremento, del Fondo già destinato, di “ulteriori 100 milioni di euro destinati al riconoscimento di un contributo per l’incremento di costo, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, sostenuto nel terzo quadrimestre 2022 rispetto all’analogo periodo del 2021, per l’acquisto del carburante per l’alimentazione dei mezzi di trasporto destinati al trasporto pubblico locale e regionale su strada, lacuale, marittimo o ferroviario”. “Qualora l’ammontare delle richieste di accesso al fondo risulti superiore al limite di spesa previsto dal primo periodo, la ripartizione delle risorse tra gli operatori richiedenti è effettuata in misura proporzionale e fino a concorrenza del citato limite massimo di spesa”, si legge.

Stretta antidelocalizzazioni

Misure più severe da parte del governo in materia di delocalizzazioni. La bozza del Dl auti ter all’esame del consiglio dei ministri prevede che “in caso di mancata sottoscrizione del piano da parte delle organizzazioni sindacali il datore di lavoro è tenuto a pagare il contributo” per il licenziamento collettivo socondo la legge 92/2012 “innalzato del 500 per 100”. Inoltre qualora “il datore di lavoro cessi definitivamente l`attività produttiva o una parte significativa della stessa, anche per effetto di delocalizzazioni, con contestuale riduzione di personale superiore al 50 per cento di quello impiegato mediamente nell`ultimo anno, a livello nazionale o locale, lo stesso è tenuto alla restituzione delle sovvenzioni, dei contributi, sussidi ed ausili finanziari o vantaggi economici a carico della finanza pubblica di cui hanno beneficiato gli stabilimenti produttivi oggetto delle cessazioni o ridimensionamenti di attività di cui alla presente disposizione, e rientranti fra quelli oggetto di iscrizione obbligatoria nel registro aiuti di Stato, percepiti nei 10 anni antecedenti l`avvio della procedura medesima, in proporzione alla percentuale di riduzione del personale”, si legge nel testo. “Fino alla completa restituzione delle somme di cui al periodo precedente al soggetto debitore non possono essere concessi ulteriori sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili”.

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Nuovi posti letto universitari

Per creare nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore, “è istituito fino al completamento del PNRR” il “Fondo per l’housing universitario”, con una dotazione pari a 660 milioni di euro. La norma è contenuta nella bozza del dl aiuti ter entrata in Cdm, e rientra nelle “nuove misure di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in materia di alloggi e residenze per studenti universitari”. I nuovi posti letto “sono destinati agli studenti fuori sede individuati sulla base delle graduatorie del diritto allo studio, o di quelle di merito”.

Agricoltura e pesca

Ci saranno anche circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre. Per contrastare il caro energia il Governo ha prorogato e rafforzato le misure già adottate negli scorsi mesi a sostegno di tutte le imprese, con un credito di imposta con aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per chi impiega oltre 4,5 kw.

Specificatamente per le imprese agricole e della pesca e per quelle agromeccanicche, il decreto prevede l’estensione al quarto trimestre 2022 del credito di imposta per acquisto di carburante a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettuato nel quarto trimestre solare del 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

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Il credito di imposta riguarda anche le imprese agromeccaniche e l’utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali, così da venire incontro alle richieste dei settori maggiormente colpiti dall’aumento dei costi energetici. Viene inoltre innalzato l’importo massimo dei finanziamenti garantiti Ismea, con copertura al cento per cento, da 35.000 euro a 62.000 euro, relativamente al caro energia.

Bonus 150 euro

Tra le novità, un bonus una tantum di 150 euro. Il primo requisito per ottenere l’indennità sarà di non superare per l’anno d’imposta 2021 il limite di 20.000 euro di reddito. Diverse le categorie beneficiarie e tra queste, accanto a lavoratori dipendenti e pensionati, vi sono i lavoratori autonomi, così come i percettori del reddito di cittadinanza, della Naspi e i lavoratori domestici, con requisiti differenziati caso per caso.

Prende il posto dell’aumento del limite ISEE per il bonus bollette la nuova indennità una tantum introdotta dal Decreto Aiuti ter. Il bonus di 150 euro spetterà ai titolari di redditi non superiori a 20.000 euro. Rispetto al bonus di 200 euro si riduce quindi la soglia per poterne beneficiare, mentre restano perlopiù inalterate le regole relative alle modalità di erogazione e alla platea dei beneficiari.

Tra i destinatari del bonus di 150 euro vi sono innanzitutto i lavoratori dipendenti, che riceveranno l’indennità prevista dal Decreto Aiuti ter nella busta paga di competenza di novembre 2022 in caso di retribuzione imponibile non eccedente i 1.538 euro di importo. Il pagamento avverrà in automatico e il bonus una tantum sarà riconosciuto previa dichiarazione del lavoratore. Torna quindi la necessità di comunicare al datore di lavoro di non aver percepito l’indennità dall’INPS o da altri enti, così come previsto negli ultimi mesi per l’erogazione dei 200 euro.

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