Maria Zakharova
Mosca attacca Roma: la portavoce degli Esteri russi Maria Zakharova ha strumentalizzato il crollo della Torre dei Conti per una minaccia politica. In un post Telegram ha dichiarato che “l’intera economia italiana crollerà” se il Paese continuerà a sostenere l’Ucraina. Una ingerenza che ha scatenato una crisi diplomatica.
La Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo Alexey Paramorphv per un formale richiamo. Fonti del ministero hanno bollato le dichiarazioni come “squallide e preoccupanti”, evidenziando “l’abisso di volgarità” della dirigenza di Mosca. È stata respinta con forza ogni “speculazione” su una tragedia nazionale.
La reazione della politica è stata immediata e trasversale. Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera, ha definito le parole del Cremlino “inaccettabili, stupide e volgari”. Ha sottolineato la necessità di una risposta ferma all’“intolleranza di un regime autoritario”.
Anche il vicepremier Matteo Salvini, pur ribadendo la sua posizione critica sugli invii di armi, ha condannato le dichiarazioni. Il leader leghista ha chiesto “rispetto” in un momento delicato, distanziando la propria retorica da quella di Mosca.
La provocazione russa cita numeri precisi: 2,5 miliardi di euro di aiuti italiani a Kiev. Zakharova ha ripreso i dati Farnesina su aiuti militari, sostegno al bilancio e accoglienza profughi. Un tentativo di usare la spesa italiana come arma di propaganda.
La crisi si inserisce nel solco delle tensioni bilaterali dall’invasione russa del 2022. L’episodio segna un nuovo minimo nei rapporti, con Mosca che sceglie toni da ultimatum. La risposta italiana, unitaria, conferma l’allineamento atlantico nonostante le voci dissonanti nella maggioranza.
Il prossimo vertice NATO a Washington del 9 luglio sarà il banco di prova per la coesione alleata. L’Italia dovrà confermare il suo impegno mentre Mosca intensifica la pressione psicologica e diplomatica.