Oramai è un caterpillar inarrestabile, Rosario Crocetta. Ha già messo il turbo alla sua campagna elettorale per la riconquista della poltrona da governatore della Sicilia. Domani farà una conferenza stampa per presentare il suo nuovo partito, #RiparteSicilia. Ieri, invece, il suo governo ha “disertato” la Commissione bilancio dell”Ars, mandando all’aria una manovra che aspetta da tempo il via libera del parlamento siciliano. Ma domani, come detto, sarà presente alla conferenza stampa con tanto di tv, reporter e politici a seguito. E chissenefrega dei siciliani. D’altronde, è nota dal 2012 la genialità che anima la politica crocettiana. Un’eterna rivoluzione.
NANNI MORETTI Dunque, l’ex sindaco antimafia riparte da una rete di movimenti che puntano alla difesa dell’autonomia e dell’identità siciliana, in termini democratici e progressisti. Insomma, una nuova ‘cosa’ per citare Nanni Moretti, o meglio di un “qualcosa che parte dal basso con un concetto di democrazia fortemente partecipata e decentrata” per dirla, invece, come Crocetta. Se il suo partito il Pd, prossimo all’implosione, lo sosterrà come cinque anni fa, non ancora non è dato saperlo. In casa Dem a Roma come nell’Isola, invece, regna il caos. Se collasserà o no si capirà dopo l’assemblea nazionale di domenica prossima. E poi in Sicilia c’è l’incognita Davide Faraone, renziano doc che da tempo tra Leopolde e Pensatoi tenta di imporre la propria leadership nell’Isola. Mentre del numero uno del Pd in Sicilia, ovvero il ‘partito’, Fausto Raciti, non c’è traccia.
D’ALIA E L’UDC Sul fronte degli alleati, di certo c’è che a far da stampella al governatore siciliano non ci saranno i centristi dell’Udc di Lorenzo Cesa, che a Palermo è guidato dall’ex assessora della giunta Crocetta, Ester Bonafede, oggi commissario dello scudo crociato in città e impegnata a stringere alleanze con Forza Italia e il centrodestra per le comunali di primavera. Così come non si sa se ci saranno i centristi di D’Alia che in giunta regionale possono contare su due assessori e che a fine mese ragioneranno in occasione del primo conclave del neonato Centristi per l’Europa a Caltanissetta, sull’opportunità di continuare l’esperienza di governo insieme a Crocetta.
LA FINANZIARIA E se il governatore prova a voltare pagina e ripartire con il suo movimento, la Finanziaria è ancora al palo. Nei giorni scorsi lo stesso Crocetta minacciava la crisi di governo senza l’ok alla riscrittura della manovra entro fine mese. Ma ieri, sempre lui, faceva saltare in aria il presidente della Commissone Bilancio Vincenzo Vinciullo, proprio per l’assenza ai lavori del governatore. Per i prossimi 12 giorni sarà corsa contro il tempo a Palazzo dei Normanni. E ai deputati toccherà lavorare senza sosta con una full immersion al quale del resto sono abituati, ma solo quando c’è da trattare in Aula documenti contabili.