Un uomo di 57 anni di Borgo Virgilio (Mantova) si è presentato all’anagrafe travestito da madre defunta per incassare clandestinamente la sua pensione; un fotomontaggio lo ha poi scambiato con l’allenatore Gian Piero Gasperini, scatenando una fake news virale ripresa da un telegiornale argentino il 27 novembre 2025.
Le autorità italiane hanno confermato che l’uomo, ex infermiere, ha per due anni percepito la pensione della madre dopo la sua morte, arrivando a presentarsi all’anagrafe del comune mantovano con parrucca, orecchini e trucco per sostenere la messinscena. Le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza mostrano il tentativo di camuffamento, sufficientemente dettagliato da superare controlli visivi superficiali, ma non quelli anagrafici.
La polizia locale ha aperto un’inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato. Intanto, sul web, una foto modificata ha sostituito il volto del truffatore con quello di Gian Piero Gasperini, tecnico della Roma, originando un meme che ha varcato i confini nazionali. Il fotomontaggio, condiviso inizialmente su X (ex Twitter), è stato poi erroneamente utilizzato da Telefe Noticias, emittente argentina con oltre due milioni di iscritti su YouTube, nel suo servizio giornalistico dedicato al caso.
Il servizio di Telefe Noticias, pubblicato il 27 novembre, ha riportato senza alcuna verifica l’immagine del meme, presentando Gasperini come il protagonista della truffa. Il video, visto da oltre 27 mila utenti prima della rimozione, non conteneva avvertenze né riferimenti al fotoritocco. Il canale ha rimosso il contenuto entro 12 ore, ma non prima che screenshot e condivisioni ne avessero fissato l’impronta sul web.
Tra i commenti, utenti italiani hanno denunciato l’errore, mentre tifosi esteri di Gasperini si sono domandati come mai il loro allenatore fosse coinvolto in un caso giudiziario italiano. L’episodio è stato segnalato anche da agenzie di fact-checking latinoamericane, che hanno evidenziato la mancata verifica delle fonti visive da parte della redazione di Telefe.
La vicenda illumina il fragile confine tra satira digitale e disinformazione. Il fotomontaggio originale, nato come parodia leggera su X, ha sfruttato la somiglianza stilizzata tra il volto truccato del truffatore e i tratti marcati di Gasperini. In un ecosistema mediatico globale, dove notizie viaggiano senza contesto, l’assenza di controllo redazionale ha trasformato una burla in una fonte erronea.
Il caso ricorda episodi analoghi, come il falso arresto di un politico europeo diffuso da un quotidiano africano nel 2022. A differenza di allora, oggi la viralità è amplificata da algoritmi che privilegiano l’impatto emotivo sui social rispetto all’accuratezza. Per gli esperti di comunicazione digitale, il fenomeno rivela una carenza strutturale: molte redazioni estere, pur con ampio pubblico, operano senza team dedicati alla verifica delle immagini.
L’ufficio stampa della Roma ha emesso una breve nota in cui si ribadisce che l’allenatore “non ha alcun legame con la vicenda” e si chiede “maggiore responsabilità nella diffusione di contenuti”. Gasperini non ha rilasciato dichiarazioni dirette, ma fonti vicine alla società assicurano che è stata valutata un’azione legale contro il canale argentino, anche se per ora non è stata intrapresa.
Nel frattempo, l’Ufficio stampa del Comune di Borgo Virgilio ha confermato che il sistema anagrafico è stato rafforzato con controlli biometrici aggiuntivi per prevenire futuri abusi. A livello diplomatico, l’ambasciata italiana a Buenos Aires ha invitato le emittenti locali a “migliorare i protocolli di fact-checking”, pur riconoscendo la buona fede dell’errore. Il caso potrebbe diventare oggetto di studio nei corsi di giornalismo internazionale.