Il loro “Quasi amici” ha avuto un successo enorme, con 50 milioni di spettatori, e ora i registi francesi Eric Toledano e Olivier Nakache portano al cinema “Samba”, che ha sempre come protagonista Omar Sy e racconta con humor l’incontro tra un Sans papiers e una giovane donna in crisi, interpretata da Charlotte Gainsbourg. Il film, nelle sale italiane da 23 aprile, mostra la vita quotidiana di un clandestino, tra false identità, lavoro nero, mascheramenti e fughe, attraverso mille paradossi, con un tono tra commedia sentimentale e commedia sociale.Nakache ha spiegato:”Era tempo che volevamo trattare l’argomento dei Sans papiers e dopo il successo di Quasi amici ci siamo sentiti liberi di dire: ora abbiamo l’occasione di fare esattamente ciò che vogliamo. “Samba” è un film sulla vita quotidiana di una persona, mentre, in Italia come in Francia, i clandestini sono quasi sempre catalogati con delle cifre e visti come una “emergenza”. “Siamo in un periodo in cui ci parlano di statistiche, di cifre, di numero di disoccupati, di gruppi quindi, non di personalità singole e di umanità: noi volevamo dare una personalità alle persone che sono nell’ombra. Volevamo accendere un faro sui Sans paier e dire: ecco chi sono, hanno un nome, un cognome, una madre.. Considero ‘Samba’ un film sul nuovo mondo del lavoro e sull’identità”. Toledano e Nakache volevano anche portare alla luce dei paradossi della società francese, e non solo. “Noi abbiamo bisogno di queste persone perché fanno lavori che altri non vogliono fare, ma chi governa deve mostrare all’opinione pubblica che si mettono delle barriere per fermarli alle frontiere, e questo succede sia con governi di destra che di sinistra. E il paradosso vero è che in Francia si assiste alla crescita dell’estrema destra ma allo stesso tempo i personaggi preferiti dai francesi sono Omar Sy, Yannick Noha e Zinedine Zidane”. Il regista però, nonostante l’avanzata del Front National e l’estremismo che ha portato alla tragedia di Charlie Hebdo, è ottimista sul futuro del proprio Paese: “Sono molto ottimista: noi siamo cresciuti in una Francia multiculturale e la rivendichiamo. Noi continueremo a raccontare storie come questa di “Samba”. “Nonostante quello che è successo a Parigi a inizio gennaio, che ha sconvolto tutti, abbiamo paura, siamo preoccupati, ma crediamo molto alle forze democratiche del nostro Paese”.