Dal bonus elettrodomestici alle auto aziendali, passando dalle tutele per gli utenti vulnerabili fino al bonus famiglie. E’ quando prevede il cosiddetto dl bollette, approvato dalla Camera con 155 voti a favore, 101 contrari e 5 astensioni. Il provvedimento, ora passa al Senato per una seconda lettura, che si prevede rapida, poiché il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 29 aprile.
La maggioranza, considera il decreto un intervento da 3 miliardi di euro utile a sostenere famiglie e imprese contro il caro bollette. Provvedimento inadeguato, invece, per le opposizioni, privo di visione e incapace di affrontare i problemi strutturali del sistema energetico. Criticano anche l’assenza di sostegni agli enti locali.
Il bonus elettrodomestici, introdotto con la legge di bilancio, potrà arrivare fino al 30% del costo d’acquisto, con un massimo di 100 euro (che sale a 200 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro). Il decreto bollette, inoltre, elimina il sistema del click day, introducendo invece lo sconto diretto in fattura.
L’individuazione degli elettrodomestici ad alta efficienza energetica sarà definita tramite un decreto interministeriale, con l’obbligo di smaltimento del vecchio elettrodomestico di classe energetica inferiore. Il beneficio sarà riservato solo a prodotti realizzati in stabilimenti dell’Unione Europea. La piattaforma informatica sarà gestita da PagoPA, mentre Invitalia si occuperà delle attività istruttorie e di controllo.
Viene prorogato il regime fiscale agevolato per le auto aziendali a benzina e diesel, se ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse come fringe benefit entro giugno 2025. Questa misura consente di continuare ad applicare il vecchio trattamento fiscale, più favorevole rispetto a quello introdotto dalla legge di bilancio, che incentiva invece l’utilizzo di auto elettriche.
È stata introdotta una norma per garantire che i clienti vulnerabili (over 75, disabili, persone economicamente fragili) continuino a godere di maggiori tutele anche dopo il 31 marzo 2027, termine previsto per il passaggio al mercato libero. Questi utenti non saranno obbligati a cambiare fornitore e non saranno esposti al fenomeno del teleselling aggressivo.
Confermato il bonus una tantum per il 2025: 200 euro in bolletta per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. La misura, già prevista nel testo base approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio, riguarda circa 8 milioni di famiglie per un totale di 1,6 miliardi di euro.
Il contributo si aggiunge al bonus esistente destinato alle famiglie con ISEE fino a 9.530 euro, o fino a 20.000 euro per nuclei con almeno quattro figli. In totale, le famiglie potranno arrivare a uno sconto in bolletta fino a circa 440 euro.
Introdotta una norma che impedisce il pignoramento della prima casa di soggetti vulnerabili per debiti inferiori a 5.000 euro legati al mancato pagamento delle bollette energetiche condominiali, purché l’immobile sia l’unico di proprietà del debitore.
È stato approvato un emendamento che chiarisce i soggetti ammessi a partecipare alle comunità energetiche:
Le piccole e medie imprese, già previste tra i partecipanti con poteri di controllo, possono essere partecipate anche da enti territoriali.
ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) avrà ora tre mesi di tempo, invece dei precedenti 30 giorni, per definire misure volte a migliorare la trasparenza e confrontabilità delle offerte di energia elettrica e gas per i clienti domestici nel mercato libero.
Sono stati stanziati 10 milioni di euro per il 2025 per contributi a fondo perduto destinati a ridurre i costi dell’energia sostenuti dalle piscine energivore. I beneficiari saranno associazioni e società sportive iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.