Cultura e Spettacolo

Dal rock alla dance: l’Italia in musica celebra i lavoratori al Concertone del Primo Maggio

La mano sul cuore e una voce intensa che risuona nell’aria: così Leo Gassmann ha inaugurato con passione il Concertone del Primo Maggio, in diretta su Rai3 e Radio2, aprendo la storica festa. “Ottanta anni fa uomini e donne coraggiose ci hanno permesso di vivere in un’Italia libera e democratica ed erano ragazzi e ragazze come voi. Non dimentichiamo”, ha ricordato l’artista romano ai presenti, in un momento di riflessione storica che ha toccato le corde più profonde della piazza.

La giornata, scandita dalla conduzione del trio Noemi, Ermal Meta e BigMama, ha messo al centro il tema “Uniti per un lavoro sicuro”, sottolineando l’emergenza delle morti bianche. “Sono 2469 gli uomini e le donne che dal 2023 hanno perso la vita sul lavoro, 338 solo nei primi mesi di quest’anno, tre persone al giorno che non fanno ritorno a casa”, hanno ricordato i conduttori, dando voce anche alle parole di Papa Francesco che ha definito la sicurezza sul lavoro “come l’aria che respiriamo”.

Il palco ha accolto i giovani talenti della musica italiana, come Alfa, che ha fatto cantare l’intera piazza con i suoi successi “Bellissima”, “Vai!” e “Il filo Rosso”, trascinando un pubblico entusiasta che ha riempito non solo Piazza San Giovanni ma anche le strade limitrofe.

Un momento significativo è stato l’omaggio a Francesco De Gregori: Noemi ed Ermal Meta hanno letto parti del testo di “Pablo“, brano che racconta la storia di un lavoratore spagnolo morto in Svizzera – un tema dolorosamente attuale a cinquant’anni di distanza. “Quante cose sono cambiate? Il lavoro dovrebbe essere un diritto, ma purtroppo non è così”, hanno commentato dal palco.

La giovane artista Diniche, progetto musicale di Veronica Di Nocera caratterizzato dalla fusione di elettronica e radici campane, si è aggiudicata il contest 1MNext, raccogliendo il testimone da Giglio, vincitrice dello scorso anno e presente quest’anno nel cast ufficiale. Non sono mancate le polemiche: l’esibizione dei Patagarri ha suscitato la forte reazione di Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, che ha definito “ignobile” l’appropriazione di melodie della cultura ebraica culminata nel grido “Palestina Libera!”.

Il Concertone si è chiuso con l’energia travolgente di Gabry Ponte, che ha trasformato Piazza San Giovanni in una discoteca a cielo aperto, tra fuochi d’artificio sul palco e un pubblico scatenato. Il dj set ha incluso “Tutta L’Italia”, brano con cui concorre all’Eurovision Song Contest per San Marino, oltre a “Blu” e “Thunder”.
In una giornata che ha alternato momenti di festa e riflessione, la musica si è confermata, come ricordato dalle parole del Papa citate durante l’evento, “bellezza e strumento di pace, una lingua che tutti i popoli in diversi modi parlano, e raggiunge tutti i cuori”.

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Redazione