Danzatori da tutto il mondo contro la paura del Covid19

23 aprile 2020

Il violinista Mauro Durante e la danzatrice Silvia Perrone del Canzoniere Grecanico Salentino, insieme al regista Gabriele Surdo, per un video a sostegno di Amnesty International. Rispondono all’appello 150 ballerini, professionisti e non, 150 storie da ogni parte del mondo, che ci mostrano quarantene fatte di terrazzi, balconi, scale antincendio, soffitte. Nasce così “We’re all in the same dance”: un inno alla vita, un grido di forza nato dalla voglia di combattere la paura e la solitudine, insieme. 150 danzatori, tutti lontani, divisi da luoghi e orari diversi, eppure mai così vicini. Senza volto perché fusi in un unico corpo, uniti nella stessa danza. In primo piano solo i piedi, il nostro sostegno per antonomasia.

Compone e suona il brano Mauro Durante, violinista e leader dello storico gruppo di world music Canzoniere Grecanico Salentino (Miglior Gruppo al mondo ai Songlines Music Awards 2018). L’idea è quella di creare una clip con i contributi di danzatori di ogni genere e da tutto il mondo, che possano filmarsi dalla loro quarantena. Al suo fianco, dalla famiglia del CGS, la danzatrice Silvia Perrone, ideale trait d union tra musica e immagine; e Francesco Aiello, a cui è affidato il mix del brano. La clip è firmata dalla regia di Gabriele Surdo, uno dei film maker italiani di maggior talento, al suo attivo premi e riconoscimenti dalle maggiori manifestazioni internazionali (Miami Fashion Film Festival, London Fashion Film Festival, Berlin Music Video Awards, Pivi, MTV New Generation, David di Donatello).

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Gabriele conferma il suo grande talento, intessendo un opera evocativa con grande abilità: oltre 10 ore di filmati realizzati dai danzatori con semplici telefonini vengono sintetizzati in due minuti e 30 secondi e montati in un puzzle di immagini in cui si fondono corpi, oggetti, animali, paesaggi. Il resto lo fanno i 150 danzatori che rispondono all appello lanciato sui social e mandano le loro performance da ogni parte del mondo: Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Australia, Stati Uniti, Lituania e India. Sposa il progetto Amnesty International con la campagna “Nessuno escluso”, nata per ribadire che la salute è un diritto che deve essere garantito a tutti. “We’re all in the same dance, nel suo passaggio dal linguaggio dell’arte a quello dei diritti, entrambi universali, ricorda con forza come dalla pandemia da Covid-19 potremmo uscire solo riuscendo a prenderci cura di ogni persona – dice il portavoce dell organizzazione in Italia Riccardo Noury – se nessuno sarà lasciato indietro, se non vi saranno vite considerate sacrificabili per status, età o altri motivi.

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