Davis, Berrettini firma l’1-0 azzurro: Carreño Busta battuto nella finale a Bologna

Matteo Berrettini

Matteo Berrettini ha battuto lo spagnolo Pablo Carreño Busta 6-3, 6-4 nel primo singolare della finale di Coppa Davis Italia-Spagna, regalando il punto d’apertura agli azzurri dopo 1 ora e 19 minuti di gioco solido, costruito su battuta efficace e gestione lucida dei momenti chiave.

L’azzurro ha dominato dal primo scambio. Prime vincenti, ace a ripetizione e un ritmo sostenuto hanno messo subito pressione all’avversario, costretto a rincorrere per tutto il match.

Il primo set si è sbloccato nel settimo game, quando Berrettini ha conquistato tre palle break consecutive: ha chiuso alla terza opportunità e ha poi servito senza esitazioni per portarsi sul 6-3 in poco più di 40 minuti. Nel secondo parziale il copione non è cambiato.

Il servizio del romano ha continuato a funzionare con precisione, variando soluzioni e concedendo pochissimo all’avversario. Sul 4-4 è arrivato il momento decisivo: risposta profonda, contropiede fulminante e triplo 0-40. Berrettini ha sfruttato la seconda chance grazie a un errore di Carreño, poi ha tenuto a zero il game successivo chiudendo il match e ignorando anche le proteste dello spagnolo sui rumori provenienti dal pubblico.

Carreño protesta per i rumori, Berrettini non perde la concentrazione

Durante un momento delicato del secondo set, Pablo Carreño Busta si è rivolto all’arbitro lamentando i rumori del pubblico italiano. Una protesta che non ha inciso sul ritmo dell’azzurro, rimasto concentrato sul proprio tennis e capace di mantenere la lucidità necessaria nei punti chiave. La gestione mentale del match è stata uno degli aspetti più apprezzati della prestazione di Berrettini, tornato ai livelli di continuità che avevano fatto di lui uno dei protagonisti del tennis mondiale.

“Non mi abituerò mai a tutto questo affetto”, le parole del campione romano

“Non mi abituerò mai a tutto questo affetto del pubblico. Per me è difficile parlare ora: sono super felice, però piedi per terra perché ora c’è Flavio”, ha dichiarato Berrettini a caldo dopo il successo. Il tennista romano ha poi aggiunto: “Siamo sul pezzo, ma intanto grazie a tutti per il supporto. Questa mattina ero un po’ teso, ma mi sono detto che dovevo pensare a punto dopo punto. Devo dire che è andata bene, ora forza Flavio”.

Parole che testimoniano la maturità di un campione consapevole del valore del momento ma già proiettato verso il prosieguo della finale. Per l’Italia l’avvio è stato perfetto: 1-0 nella serie, pubblico in festa e ora la sfida tra Flavio Cobolli e Jaume Munar per tentare di chiudere la pratica già nei singolari.