Politica

Ddl concorrenza, maggioranza in affanno. In Senato solo 146 sì

Via libera dell’Aula del Senato alla fiducia sul ddl concorrenza. Il provvedimento, che è in quarta lettura, e che avrebbe dovuto essere annuale, diventa legge dopo numerosi stop and go, e a due anni e mezzo dal varo da parte del governo. Un voto, quello del Senato, caratterizzato da polemiche con il presidente della commissione Industria, Massimo Mucchetti (Pd), che non ha partecipato alla votazione in dissenso con il proprio gruppo. Il voto di fiducia sul ddl concorrenza, registra una maggioranza in affanno in Senato. I sì sono stati 146 e i no 113, quasi a fotografare un emiciclo spaccato in due. Guardando agli ultimi due mesi, solo il dl manovra, su cui l’Aula di Palazzo Madama si è espressa a metà giugno, ha restituito consensi più bassi (144 voti a favore contro 104 contrari e un astenuto e su quel voto avevano pesato le assenze di Mdp in segno di protesta per l’inserimento delle norme sui voucher). Meglio era andata il 26 luglio, sul decreto Sud con 154 voti favorevoli e 117 contrari e il giorno seguente quando è arrivata la prova sul dl banche venete: 148 i sì e 91 i no.

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