De Sica-Brignano “Poveri ma ricchi”, “ditta” di Natale per Brizzi

De Sica-Brignano “Poveri ma ricchi”, “ditta” di Natale per Brizzi
12 dicembre 2016

Un’altra coppia comica è pronta per la sfida di Natale al botteghino: Christian De Sica ed Enrico Brignano dal 15 dicembre sono al cinema con “Poveri ma ricchi”, con Lucia Ocone e Lodovica Comello, diretti da Fausto Brizzi, che aveva scritto le sceneggiature di tanti cinepanettoni di Neri Parenti. Nel film i due attori fanno parte di una famiglia di poveri che vince cento milioni e che, di punto in bianco, si trasferisce a Milano per vivere tra lussi ed eccessi. Il problema è che i ricchi non sono più spacconi ed eccessivi, ma sono low profile, mangiano poco e girano in bicicletta.

“Non lo so se è meglio il ricco degli anni Ottanta, quello che si concedeva dei lussi evidenti o quello di adesso… A frequentarlo sicuramente quello di adesso è un po’ più noioso. Gira per mostre d’arte, non mangia niente, certo non posso negare che oggi il fatto che la maggior parte dei ricchi si interessi al pianeta, faccia beneficienza, in realtà è una cosa positiva, il problema è stargli accanto”. De Sica, dopo tanti Natali da riccone in giro per il mondo nei cinepanettoni, nel ruolo del povero si trova benissimo e ne combina di tutti i colori. “Soprattutto sono contento che alla mia età ancora c’ho un pubblico di gente giovane. I ragazzi anche più giovani dei miei figli mi fermano e mi dicono ‘bello, zio, fatte dà un bacio’… E questa è vita. E poi questo non è un cinepanettone, lo voglio dire, è una commedia. E speriamo di avere il successo.. A noi ci ha fatto molto divertire, e sono sicuro che anche il pubblico si divertirà molto. E’ una delle cose più belle che ho fatto. Brignano e De Sica non avevano mai lavorato insieme al cinema, ora sembrano una coppia indissolubile. “Non siamo una coppia, siamo una ditta, come dice Enrico. Soprattutto siamo due amici: ci conoscevamo da prima e quando ci siamo trovati sul set ci siamo trovati molto bene. Perché io sono la sua Ginger Rogers e lui il mio Fred Astaire… Siamo un po’ ognuno la Ginger Rogers dell’altro”.

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