Un’Inter di ferro si riprende la vetta della classifica, scavalca la Juve e marcia a punteggio pieno. Soffre, combatte, annaspa e sciupa ma alla fine riesce ad avere la meglio sulla Lazio che parte senza Immobile. Un solo gol, quello di Danilo D’Ambrosio, ma tante occasioni, un po’ di paura che condiziona e sprazzi di grande gioco. Ma soprattutto e’ Handanovic a fare la differenza almeno nel primo tempo. I nerazzurri – rivoluzionati da Antonio Conte – cercano di scavallare nel migliore dei modi il ciclo delle partite piu’ dure: prima il derby (vinto per 2-0), poi la Lazio, in attesa il Barcellona in Champions e poi la Juve. Ma neanche a meta’ di questo cammino tutto in salita gia’ si vede il carattere, la grinta, la voglia di vincere, la costanza dei nerazzurri: insomma la squadra cresce ed e’ sempre di piu’ a immagine e somiglianza di Conte, un allenatore che si conferma un fuoriclasse straordinario, l’uomo in piu’ in campo.
I tifosi possono sognare ma di certo l’Inter di Conte si e’ ritagliata un ruolo di attrice protagonista. Se vincera’ l’Oscar nella Hollywood del calcio, e’ presto per dirlo ma – un passo dopo l’altro – si mettono fascine nella legnaia. Conte sorprende tutti con una formazione inedita mentre – nella Lazio – Immobile sconta una piccola pena per aver perso le staffe al momento della sostituzione durante la partita contro il Parma. Resta in panchina poco piu’ di un tempo ma alla fine il risultato resta inchiodato sull’1-0 con il gol-partita di d’Ambrosio al 23′. Il difensore, dopo una leggerezza al 16′ con un debole retropassaggio di testa che si trasforma in assist per Caicedo, si fa perdonare portando in vantaggio i nerazzurri: pennellata di Biraghi, D’Ambrosio svetta su Jony e segna di testa. La Lazio non si scompone e risponde subito con un tiro dalla distanza di Correa deviato in tuffo da Handanovic sopra la traversa.
Una serata perfetta per il portiere nerazzurro che festeggia la sua 300esima partita con l’imbattibilita’. Dopo il tentativo a fil di palo di Lukaku, spreca una clamorosa chance Correa che non inquadra la porta da pochi passi. Cerca il riscatto un minuto dopo ma una grande parata del portiere nerazzurro gli nega ancora il gol e sulla ribattuta e’ provvidenziale l’intervento di De Vrij in angolo. Quasi allo scadere, ancora Handanovic dice no al tentativo ravvicinato di Bastos. Nella ripresa e’ l’Inter a fare la partita. Inzaghi si gioca la carta Immobile dopo un primo tempo a soffrire in panchina. Conte richiama Vecino per Sensi.
Strakosha tiene a galla le speranze della Lazio con un incredibile doppio intervento, si oppone prima in uscita su Barella, poi rientrando in porta con piede toglie dallo specchio la conclusione a botta sicura di Politano. Ci prova in piu’ occasioni Lukaku: prima e’ Acerbi a negargli il gol, poi dalla distanza il numero 9 non inquadra la porta. Al 38′ Lukaku lascia il campo a Sanchez, l’arbitro lo invita ad uscire dalla parte opposta della panchina per accorciare i tempi e il rientro dell’attaccante diventa una passerella in cui prendersi gli applausi di tutto San Siro. Lautaro, entrato al posto di Politano, sfiora la rete in pieno recupero. Ma la Lazio ha ormai perso smalto e l’Inter festeggia: l’ostacolo ‘molto insidioso’ come aveva definito Conte la squadra di Inzaghi e’ stato superato, i nerazzurri tornano in vetta superando ancora la Juventus, e’ la quinta vittoria consecutiva.