Cronaca

Decreto moratoria vaccini 0-6 anni

La Regione Veneto, in attesa di conoscere l’esito del ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge nazionale che impone l’obbligatorieta’ di dieci vaccini, ha varato un decreto che, ‘sfruttando’ quella che i tecnici ritengono un’incongruenza nel testo, introduce di fatto una moratoria di un anno per quanto riguarda la frequenza dei servizi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia dall’anno scolastico 2017/2018 per i bimbi gia’ iscritti. Il provvedimento, che porta la firma del direttore regionale del settore Sanita’, Domenico Mantoan, si basa su un’incongruenza che fa parte dei contenuti del ricorso del Veneto alla Corte Costituzionale. Nel testo del decreto, i tecnici del Veneto segnalano che la legge all’articolo 3 comma 3, recita: “… per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, la presentazione della documentazione di cui al comma 1 costituisce requisito di accesso”. Nel decreto i tecnici evidenziano quindi il contrasto con “quanto espresso all’articolo 3 bis che descrive le misure per l’anno scolastico 2019” che recita: “Per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, la mancata presentazione della documentazione di cui al comma 3 nei termini previsti comporta la decadenza dall’iscrizione”.

Il contenuto degli articoli non rende chiaro se le misure di restrizione alla frequenza scolastica siano applicabili sin dall’anno scolastico 2017/2018 e per l’anno scolastico 2018/2019, per i bambini gia’ iscritti alla frequenza dei servizi educativi per l’infanzia ed alle scuole dell’infanzia prima dell’entrata in vigore della legge. Per agevolare le famiglie e le scuole, per i bambini e i ragazzi da zero e sedici anni, per gli anni scolastici 2017/18 e 2018/19, si anticipa quanto previsto dalla legge per l’anno scolastico 2019/20, cioe’ l’invio alle scuole degli elenchi dei bambini con la loro situazione nei confronti della vaccinazione, privi di dati sensibili. Per tutti i soggetti non in regola (tra zero e 16 anni) le Aulss avvieranno l’iter conseguente all’inadempimento dell’obbligo vaccinale (sanzione amministrativa-pecuniaria). Nel frattempo, la Regione del Veneto ha gia’ inviato le prime indicazioni operative per l’applicabilita’ della Legge 119/17 e ha fornito a tutte le Aziende Ulss il modello di autocertificazione da utilizzare da parte dei genitori per la presentazione agli uffici scolastici. Le Ulss, dopo avere verificato che i bambini “non in regola” con l’obbligo vaccinale di cui alla legge 119/17 dagli elenchi gia’ ricevuti dalle scuole non abbiano un appuntamento gia’ fissato, invieranno ai genitori una lettera raccomandata invitandoli ad un colloquio per ulteriori approfondimenti e per procedere alle vaccinazioni. Il decreto ribadisce anche che sono utilizzabili i modelli di autocertificazione gia’ trasmessi alle Ulss.

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