Leonardo Maria Del Vecchio
Leonardo Maria Del Vecchio accelera nel mondo dei media. Il suo family office LMDV Capital è entrato in trattativa esclusiva con la famiglia di Andrea Riffeser Monti per l’acquisizione del gruppo editoriale QN, che controlla Quotidiano Nazionale, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione. L’operazione arriva a ventiquattro ore dall’ingresso ufficiale nel capitale de Il Giornale con una quota del 30%, segnando il debutto nell’editoria italiana dell’erede del fondatore di Luxottica.
La mossa si inserisce in una strategia più ampia. “L’esclusiva recentemente sottoscritta per l’acquisizione della maggioranza di un gruppo editoriale italiano, attivo su quotidiani e piattaforme digitali a diffusione nazionale e locale”, come recitava questa mattina la nota di LMDV Capital, si riferisce proprio alle trattative con i Riffeser Monti. Fonti finanziarie confermano che l’intesa è in fase avanzata e riguarda l’intero polo editoriale.
Giovedì 18 dicembre l’ingresso di Del Vecchio nel capitale de Il Giornale è diventato ufficiale. Finanziaria Tosinvest, società della famiglia Angelucci, ha ridotto la propria partecipazione di controllo al 65% dal precedente 70%. A fare spazio all’erede Luxottica è stato Paolo Berlusconi, fratello dell’ex premier, che ha visto la sua quota scendere al 5% dal 30%. Si chiude così, di fatto, il ciclo della famiglia Berlusconi nella gestione del quotidiano fondato da Indro Montanelli, pur mantenendo un legame simbolico.
“L’operazione rappresenta un passo strategico per lo sviluppo e la valorizzazione dell’informazione come asset centrale per il sistema Paese”, si legge nella nota diffusa da Tosinvest. L’obiettivo dichiarato è “coniugare qualità editoriale, innovazione tecnologica e sostenibilità economica” in un mercato segnato da profonde trasformazioni e da una crescente competizione internazionale.
Per Del Vecchio si tratta del secondo tentativo di entrare nell’editoria dei quotidiani. LMDV Capital aveva infatti presentato un’offerta per tutte le attività editoriali messe in vendita da Gedi. Il gruppo di Repubblica aveva però declinato, ribadendo l’esclusiva già in atto nelle trattative con la famiglia greca dei Kyriakou, editori del gruppo radio-tv Antenna. Il no di Gedi non ha fermato i piani del giovane imprenditore, che ha virato su altri obiettivi.
“Le due iniziative delineano il primo perimetro del polo editoriale italiano che Leonardo Maria Del Vecchio intende sviluppare come base del proprio futuro piano industriale nei media”, hanno fatto sapere venerdì 19 dicembre dal family office. L’acquisizione del 30% de Il Giornale e la trattativa esclusiva per QN rappresentano i primi tasselli di un disegno più ambizioso. Non si esclude che Del Vecchio e la famiglia Angelucci possano in futuro muoversi insieme nel mercato dei giornali, alla ricerca di nuove acquisizioni. Lo stesso nome degli Angelucci è stato accostato al dossier Gedi per la cessione della sola Stampa, secondo indiscrezioni di mercato non confermate.
“Questo investimento, al fianco della famiglia Angelucci, rappresenta un passo concreto nel percorso che ho delineato nei mesi scorsi: rafforzare l’editoria italiana con capitale italiano, paziente e industriale”, afferma Leonardo Maria Del Vecchio. Le parole dell’imprenditore tracciano una linea netta. “Non possiamo accettare che il futuro dell’informazione venga deciso esclusivamente dagli algoritmi o da piattaforme che non investono nel lavoro giornalistico”.
L’obiettivo dichiarato è mettere risorse e competenze al servizio di redazioni libere, capaci di parlare alle nuove generazioni senza rinunciare alla qualità. Una visione che punta a contrastare la crisi del settore con investimenti a lungo termine, scommettendo su un modello di editoria indipendente e sostenibile. Resta da vedere se il mercato italiano, storicamente complesso e frammentato, saprà accogliere questa nuova sfida imprenditoriale.