Quattro finalisti si sfideranno giovedì 4 dicembre a Piazza del Plebiscito per la vittoria di X Factor 2025, trasformando storie personali in un confronto musicale senza esclusione di generi.
Sul palco di Napoli, Delia Buglisi, 25enne catanese, porta un folk cantautorale che fa del siciliano un linguaggio universale. La sua performance in semifinale, tra Rosa Balistreri e Loredana Bertè, ha confermato una ricerca artistica sospesa tra accademia e istinto. “Il dialetto non è un limite, è la mia cifra emotiva”, ha spiegato la cantante, laureata al Conservatorio di Catania. La sua voce graffiante incarna un solido ponte tra radici culturali profonde e sensibilità contemporanea, rappresentando una delle voci più autentiche in gara.
Da Cagliari a Torino, Damiano Caddeo, in arte eroCaddeo, 27 anni, costruisce un pop malinconico che trasforma l’intimo in collettivo. Le sue canzoni parlano di ritorni e partenze con una delicatezza che ha conquistato il pubblico. In semifinale, la sua reinterpretazione di “Viva La Vida” dei Coldplay e “Vedrai, vedrai” di Luigi Tenco ha dimostrato una rara profondità interpretativa. La sua musica si posiziona come un racconto onesto e necessario in un panorama spesso omologato.
Piercesare Fagioli, PierC, unisce una solida formazione classica a un’innata presenza scenica. Il 24enne, diplomato al Conservatorio di Torino e con un passato tra musical e teatro, propone un pop di matrice internazionale. I suoi brani in semifinale, “All I Ask” di Adele e “Bohemian Rhapsody” dei Queen, hanno messo in luce un controllo vocale e scenico notevole. La sua arte è il risultato di uno studio rigoroso finalizzato a un’espressività potente e immediata.
Completa il quadro Roberta Scandurra, rob, 20 anni, esplosiva voce pop-punk di Trecastagni. Vincitrice del Tour Music Fest 2022 e con un’esperienza alla Berklee di Boston, incarna la rabbia e la fragilità di una generazione. Il suo pass in finale, conquistato con “Decode” dei Paramore, è stato un urlo di energia pura. La sua scrittura cruda e sperimentale unisce melodie aggressive a testi autobiografici, portando in dote una carica di rottura.
La serata decisiva si configura come un manifesto della varietà sonora contemporanea. Folk identitario, pop intimista, eleganza scenica e punk energy convivono senza sovrapporsi, offrendo uno spaccato unico delle direzioni della musica italiana. Ognuno dei quattro artisti rappresenta non solo un suono, ma una visione del mondo precisa, promettendo una gara dove il talento si misurerà sulla capacità di emozionare oltre ogni etichetta.