Detenuti in rivolta al carcere di Caserta, occupata una sezione

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Sindacati: “E’ in atto un piano di destabilizzazione”. Salvini: “Bonafede, sveglia!”

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Una rivolta dei detenuti è scoppiata nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Da quanto apprende Askanews da fonti sindacali, circa 60 detenuti avrebbero preso l’intera sezione del reparto di isolamento.

“Tra ieri e oggi, i reclusi, hanno devastato alcuni uffici e ferito 6 colleghi. La situazione è molto delicata”, spiega Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria (SPP). Sul posto sono giunti il vice capo del Dap, Roberto Tartaglia e il Provveditore regionale amministrazione penitenziaria, Antonio Fullone. “Il rischio è che queste rivolte si possano espandere in meno istituti, ma con più violenza. E’ in atto un piano di destabilizzazione e a breve ce ne renderemo conto, però in ritardo” spiega Di Giacomo.

La notte scorsa 6 agenti del penitenziario sono stati aggrediti da due detenuti extracomunitari. Nei giorni scorso, invece, a protestare sono stati gli agenti della polizia penitenziaria per le modalità di consegna di alcuni avvisi di garanzia da parte dei Carabinieri per presunti maltrattamenti a detenuti.

“Carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta): prima la rivolta in carcere, senza che un delinquente sia stato punito – afferma il leader della Lega Matteo Salvini. Poi 48 poliziotti indagati per ‘tortura’, e stanotte altre violenze e altri poliziotti feriti. Basta, il limite è stato superato: ministro Bonafede, sveglia!”.