Politica

Dietrofront maggioranza sui vacccini, obbligatori a scuola

Nuovo capitolo nell’annosa questione dei vaccini: la maggioranza fa retromarcia sul rinvio dell’obbligo di un anno e punta a chiudere di nuovo le porte di ingresso di materne e asili ai bambini non immunizzati. Ovvero, come prevede la legge Lorenzin in vigore, secondo la quale, i bambini siano immunizzati con 10 vaccinazioni per poter entrare in classe. E’ infatti pronto un emendamento della maggioranza, a firma di due relatori del Movimento 5 stelle, Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane, per confermare l’obbligo di immunizzarsi e, allo stesso tempo, che abroga dal decreto Milleproroghe il comma che fa slittare l’obbligatorieta’ all’anno scolastico 2019-20.

Soddisfatta l’opposizione. “Si tratta – ha riferito il capogruppo Dem in commissione Affari sociali, Vito De Filippo – di una clamorosa retromarcia e di una straordinaria vittoria della buona politica, della scienza e del buonsenso”. “Ho detto che avrei giudicato il governo solo in base ai fatti – ha commentato su Twitter il virologo Roberto Burioni – sono felice che la ragione abbia prevalso, lo prendo come un segno di buon auspicio per tutto il resto”. Una svolta commentata indirettamente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, ha affermato come “nei confronti della scienza non possiamo esprimere indifferenza o diffidenza verso le sue affermazioni e i suoi risultati”.

Una marcia indietro, quella della maggioranza, che l’Associazione nazionale presidi accoglie come una “buona notizia”: l’ammissione negli asili e nelle scuole dell’infanzia dei bambini non vaccinati, afferma il presidente nazionale Antonello Giannelli, avrebbe infatti comportato un rischio per la salute di quelli immunodepressi. Ad oggi, pero’, la situazione appare ancora confusa con le famiglie incerte su quale sia la documentazione da presentare, autocertificazione (come prevede la circolare Grillo-Bussetti dello scorso luglio) o la certificazione della Asl (come stabilisce la legge Lorenzin).

Un’ultima parola e’ pero’ arrivata oggi proprio dai presidi: “La legge prevede la presentazione di una certificazione e una circolare non puo’ sostituire la legge. Per questo motivo l’autocertificazione dei Vaccini puo’ avere un valore solo temporaneo – spiega Giannelli – in attesa della certificazione originale. Al momento c’e’ una situazione di incertezza, ma gran parte delle scuole – sottolinea – sta ottemperando alle previsioni di legge chiedendo la certificazione originale”.

Dopo un’estate movimentata, tra emendamenti e circolari, la svolta odierna che conferma l’obbligo vaccinale per entrare a scuola e’ accolta dunque con grande soddisfazione dal mondo scientifico e da quello scolastico, ma anche da Forza Italia e dal Pd. Il segretario del Partito democratico Maurizio Martina commenta infatti lapidario: “Dietrofront di Lega e Cinque Stelle sui Vaccini, battuta la loro visione oscurantista. Grazie alle tantissime famiglie che si sono battute come noi per il diritto alla salute dei bambini e per la scienza”.

Per Beatrice Lorenzin la scienza “ha vinto sull’ignoranza” e secondo il Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta, “finalmente sta prevalendo un atteggiamento di razionalita’”. Resta dunque l’obbligo vaccinale, ma all’orizzonte si profila anche un nuovo scenario che mira – con un ddl ad hoc presentato ad agosto – ad un obbligo ‘flessibile’ sul territorio, a seconda delle coperture vaccinali sul territorio.

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