Dimezzati permessi e distacchi sindacali

25 agosto 2014

Dopo la conversione in legge del dl sulla riforma della Pa, il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia ha firmato lo scorso 20 agosto la circolare (n. 5/2014) in materia di riduzione delle prerogative sindacali nelle Pubbliche Amministrazioni. Vengono così introdotti dei tagli a permessi e distacchi. Con questa circolare viene disposta, a decorrere dal 1° settembre 2014, la riduzione del cinquanta per cento delle prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni.

Una riduzione che, spiega il ministero, “è finalizzata alla razionalizzazione ed alla riduzione della spesa pubblica”. Adesso entro il 31 agosto, come prevede la circolare, “tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti”. Nel provvedimento firmato dalla Madia si precisa che il rientro nelle amministrazioni dei dirigenti sindacali oggetto dell’atto di revoca avverrà nel rispetto del contratto collettivo nazionale quadro sulle prerogative sindacali, “nonché delle altre disposizioni di tutela”.

E già la Cgil è sul piede di guerra. “Chiaramente metterà in difficoltà ma siamo forti e continueremo ad esercitare la nostra funzione sindacale”. Così Michele Gentile, responsabile dei settori pubblici per la Cgil nazionale, commenta il dimezzamento dei permessi e distacchi sindacali che partirà dal 1 settembre. “Non ne abbiamo condiviso le motivazioni e continueremo a non condividerle – ha aggiunto Gentile – ma siamo tenuti ad applicare la legge. E’ chiaro che e’ una misura che mette in difficolta’ perché c’è minore possibilita’ di esercitare una funzione sindacale” pero’ non si deve pensare che “così si riduca la capacita’ sindacale, anzi aumenterà”.

Leggi anche:
Commissione Ue: cessione Agi? Si dovrà rispettare Media Freedom Act

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti