Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera oggi al decreto Recovery, che contiene la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e le semplificazioni, mentre le assunzioni nella P.A. necessarie per l’attuazione del Pnrr sono rimandate a un successivo provvedimento, probabilmente la prossima settimana. Tra i nodi principali sciolti dal governo, quello sui subappalti per i quali viene mantenuta una soglia del 50% fino al 31 ottobre con una serie di garanzie sulla cedibilità del contratto e sulla tutela dei lavoratori impiegati. Salta poi l’allargamento del criterio del massimo ribasso nelle gare d’appalto. Restando in tema di commesse infrastrutturali vengono semplificate le procedure autorizzative ed in particolare l’iter delle valutazioni ambientali e quello per le autorizzazioni per la banda ultra larga. Nasce poi presso il Ministero della cultura una Soprintendenza speciale per il PNRR con poteri sostitutivi nei confronti delle soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio.
Il decreto velocizza l’iter di alcune opere pubbliche di particolare complessità come l’alta velocità ferroviaria Palermo-Catania-Messina, Salerno-Reggio Calabria e le opere di derivazione della diga di Campo Lattaro in Campania. Nel corposo capitolo appalti attenzione anche a giovani e parità di genere. Per le aziende che parteciperanno alle gare di appalto del Pnrr viene sancito l’obbligo di assicurare una quota pari almeno al 30 per cento delle assunzioni necessarie per l`esecuzione del contratto a favore di giovani e donne. Da segnalare anche l’atteso intervento di semplificazione del Superbonus. Per gli interventi salta il criterio della doppia conformità a favore della più semplice comunicazione di inizio lavori asseverata. Il bonus non verrà esteso agli alberghi ma verrà riconosciuto anche alle categorie catastali B/1 (collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme), B/2 (Case di cura ed ospedali senza fine di lucro) e D/4 (Case di cura ed ospedali con fine di lucro).
Sul fronte sanitario arriva il Green Pass europeo Covid-19 attraverso l’infrastruttura della tessera sanitaria mentre per quanto riguarda la governance del Pnrr confermata l’istituzione della cabina di regia a Palazzo Chigi aperta anche alla partecipazione delle regioni. Arriva lo stop ai bolli sui certificati digitali. Soddisfazione è espressa da tutti i partiti, che si intestano il successo del provvedimento. Per il ministro del Lavoro Andrea Orlando è “un punto di equilibrio che tiene insieme un’esigenza profonda di rendere più rapida la P.A. Anche in vista della sfida del Recovery, senza sacrificare beni giuridici fondamentali e diritti fondamentali come avere un ambiente sano, il diritto alla legalità, alla difesa del lavoro. Sui subappalti non solo si è difeso un diritto, ma si è difeso anche con strumenti migliori rispeto a quelli che esistevano”.
Il Movimento 5 stelle, con il titolare dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà sottolinea tra l’altro che “conterrà norme importanti in continuità con il decreto Semplificazioni 1, varato ad agosto 2020” e che sulla governance le norme “rispecchiano l`impianto che aveva messo in campo il precedente Governo”. Elena Bonetti (ministra per le Pari opportunità di Iv) afferma che “il metodo Draghi sta funzionando: non ci sono più interessi contrapposti ma interessi comuni”, sottolineando in particolare che “un altro passo di svolta sulle pari opportunità nella vita del Paese: da oggi donne e giovani diventano protagonisti di azioni positive per rendere paritaria la loro presenza nel lavoro”. Commenti positivi anche da Forza Italia, con Mariastella Gelmini, titolare degli Affari regionali, che evidenzia come “gli enti locali avranno un ruolo di primo piano nella decisiva fase di attuazione e implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Dal 1 novembre rimosso ogni limite ai subappalti
Dal 1 novembre 2021 viene rimosso ogni limite quantitativo al subappalto “ma le stazioni appaltanti indicheranno nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni che devono essere eseguite obbligatoriamente a cura dell`aggiudicatario in ragione della loro specificità”. E’ quanto spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri. “Inoltre – prosegue il governo – le stesse dovranno indicare le opere per le quali è necessario rafforzare il controllo delle attività di cantiere e dei luoghi di lavoro e garantire una più intensa tutela delle condizioni di lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, a meno che i subappaltatori siano iscritti nelle white list o nell`anagrafe antimafia”. La norma stabilisce che il contraente principale e il subappaltatore sono responsabili in solido nei confronti della stazione appaltante. Fino al 31 ottobre per i subappalti il decreto fissa un limite del 50%.