A Praga, la polizia ha innalzato le misure di sicurezza presso l’aeroporto Václav Havel per una minaccia anonima, mentre Monaco di Baviera ha subito la chiusura dello scalo principale a causa di ripetuti avvistamenti di velivoli senza pilota, bloccando voli e causando disagi a migliaia di passeggeri.
Fonti militari tedesche e belghe hanno confermato almeno venti droni avvistati in più occasioni sopra basi militari e aeroporti civili, in particolare la base di Erding, dedicata a test su droni di nuova generazione, e quella di Elsenborn, al confine tedesco-belga, aree sensibili per la sicurezza europea.
L’aeroporto di Monaco ha sospeso le attività per diverse ore, con 17 voli cancellati, 15 dirottati e tremila passeggeri costretti a dormire nello scalo. Un cittadino georgiano è stato identificato e rilasciato su cauzione dopo essere stato visto manovrare un drone sopra un tendone dell’Oktoberfest.
Le autorità locali chiedono misure decise. Markus Soeder, presidente della Baviera, ha invocato un decreto per consentire l’abbattimento immediato dei droni, sottolineando la necessità di proteggere infrastrutture civili e militari. Il ministro tedesco dell’Interno Alexander Dobrindt ha definito la situazione un «campanello d’allarme» per tutto il continente, evidenziando l’imprevedibilità della minaccia e la necessità di potenziare le difese aeree contro i droni.
La Commissione europea ha espresso forte preoccupazione, segnalando come l’intero spazio Ue sia ora vulnerabile, non solo le aree di confine orientale. Il Consiglio Ue Giustizia e Affari interni, in programma proprio a Monaco questo weekend, sarà occasione per proporre modifiche normative che permettano risposte più efficaci, anche di natura militare, a questi attacchi ibridi.