Cronaca

E` morto Arrigo Levi, aveva 94 anni. Mattarella: ricordo sua passione civile

E` morto Arrigo Levi, aveva 94 anni. Lo scrittore, giornalista e conduttore televisivo s’è spento stanotte nella sua casa romana. Levi era nato a Modena il 17 luglio 1926. Era tornato a casa dopo un lungo ricovero dovuto a problematiche legate all’età: in ospedale quando aveva sentito approssimarsi la fine ha cantato l’inno d’Israele e una filastrocca modenese, legata probabilmente alla sua infanzia. Tra i tanti incarichi prestigiosi è stato direttore de La Stampa ed editorialista del Corriere della sera. I funerali di Levi si svolgeranno domani alle 15 al cimitero di Santa Maria di Mugnano, a Modena, dove riposa dal 2017 anche la moglie Lina Lenci.

“Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di suo padre Arrigo, giornalista colto e raffinato, direttore autorevole, per lunghi anni stimato consigliere della Presidenza della Repubblica sotto i Presidenti Ciampi e Napolitano – scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio di cordoglio inviato alla figlia Donatella -. Con i suoi libri, le sue corrispondenze dall`estero e le sue trasmissioni televisive, ha raccontato e acutamente interpretato i grandi sommovimenti dell`età contemporanea. Lo ricordo anche per la passione civile che lo ha animato sin da giovanissimo e per l`inconfondibile tratto umano, affabile e signorile. Le porgo, gentile signora Levi, sentimenti profondi di cordoglio e di vicinanza”.

Levi apparteneva a una famiglia della Comunità ebraica di Modena. Nel 1942 si trasferì con i genitori in Argentina per sfuggire alle persecuzioni delle leggi razziali. Qui si avvicina al giornalismo collaborando a Buenos Aires, al giornale “L’Italia libera” del Partito d’Azione. Tornato con la famiglia in Italia subito dopo la guerra, Levi si è laureato in Filosofia e ha lavorato all'”Unità Democratica”, giornale diretto da Guglielmo Zucconi. Si trasferì in Israele, dove si arruolò volontario nelle brigate del Negev e partecipò alla prima guerra arabo-israeliana, scrivendo corrispondenze dal conflitto per i quotidiani Libertà e Gazzetta di Modena e per la rivista socialista Critica Sociale diretta da Ugo Guido Mondolfo. Di nuovo in Italia, si è poi trasferito a Londra, dove ha lavorato al programma “Radio Londra” presso la BBC. Poi è stato corrispondente del quotidiano torinese “Gazzetta del Popolo” e del quotidiano “Corriere d’Informazione”, edizione pomeridiana del “Corriere della Sera”. Nel 1960 si è trasferito a Mosca. Qui, fino al 1962, è stato corrispondente del Corriere della Sera e poi, fino al 1966, è stato corrispondente de Il Giorno.

Nel 1966 è passato alla Rai, dove ha condotto il telegiornale fino al 1968: una novità per l’epoca, perché prima le notizie venivano lette da uno speaker e non da un giornalista professionista. Dal 1969 Levi ha lavorato alla Stampa di Torino prima come inviato e poi come direttore. Dal 1979 al 1983 ha collaborato con il Times, curando la rubrica di problemi internazionali. Nel 1988 è diventato capo editorialista del Corriere della sera.  Dal 1998 al 15 maggio 2013 è stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con Carlo Azeglio Ciampi e poi con Giorgio Napolitano.

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