Politica

Amministrative: 18 candidati “impresentabili”, da Gorizia a Palermo

Una dozzina e mezzo di candidati “impresentabili”, 18 nomi nelle liste, da Barletta a Palermo, da Gorizia a Ciampino, alla provincia di Cosenza. Il responso della commissione parlamentare Antimafia dopo i controlli in Tribunali e Corti d’appello dell’intera Penisola è netto, chiaro. “Il numero indicato è il frutto delle verifiche effettuate grazie alle prescrizioni del codice etico che questa Commissione si è dato nel rispetto degli elettori. Voglio ricordare – ha precisato il presidente Nicola Morra – che questo codice di autoregolamentazione è stato votato da tutta la Commissione ed è rappresentativo di tutti i partiti che l’hanno scritto e votato”.

“Certo, ci saremmo aspettati ben più collaborazione dai partiti che – ha lamentato Morra – non hanno facilitato queste verifiche, in quanto avrebbero potuto inviare prima gli elenchi dei candidati e darci il tempo utile per fare le verifiche in tempi ragionevoli. Ci siamo dovuti affidare al duro lavoro degli uffici giudiziari, che seppur con organici spesso deficitari sono riusciti ad inviarci i nominativi con non poche difficoltà. Successivamente la Procura Nazionale Antimafia ha fatto un ulteriore lavoro in tempi assai celeri, lasciandoci infine l’onere di approfondire e perfezionare tutte le verifiche per offrire ai cittadini la possibilità di scegliere con consapevolezza”. “Si spera – ha concluso Morra – che per la prossima tornata elettorale i partiti, tutti, forniscano ai cittadini liste senza “impresentabili” facilitandoci il lavoro nei controlli preventivi sui candidati”.

In questa tornata elettorale la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato 19.782 nominativi, un numero record di candidati verificati, con un incremento del 65% circa rispetto alla precedente tornata elettorale. L’elenco stilato dagli uffici di Palazzo San Macuto si apre con un candidato al Consiglio comunale di Acri (Cs), Luigi Maiorano. Nei suoi confronti è stato emesso in data 13 febbraio 2017 decreto che dispone il giudizio per concussione con aggravante mafiosa. La prossima udienza è fissata per il 7 luglio 2022. A Barletta corre Antonio Comitangelo, per ‘Forza Italia Berlusconi per Cannito’. Nei confronti del candidato è stato emesso decreto che dispone il giudizio dal tribunale di Bari per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Liste civiche o collegate ai partiti di maggioranza, condanne definitive o rinvii a giudizio per reati che portano alla incandidabilità. C’è un po’ di tutto nell’elenco stilato dall’Antimafia e riguardante i 18 che corrono per le elezioni Comunali che si terranno domenica. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del sindaco di Belvedere Marittimo (Cs) c’è Carmela Carrozzino. Nei suoi confronti c’è il giudizio per l’accusa di fraudolento trasferimento di valori.

Prossima udienza prevista è il 14 luglio 2022. Per le elezioni a Ciampino, in provincia di Roma, si segnala la candidatura di Ernesto Garofano. Ha una condanna irrevocabile a 2 anni e due mesi di reclusione. A Frosinone si indica Giuseppe Patrizi: ha un processo per corruzione per l’esercizio della funzione e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Sempre a Frosinone c’è il candidato sindaco Mauro Vicano ‘Per Frosinone se vuoi si fa’. Nei suoi confronti risulta il decreto che dispone il giudizio per traffico illecito di rifiuti. Prossima udienza è il 5 settembre 2022. Al nord la situazione non migliora. A Gorizia risulta in violazione del Codice di autoregolamentazione con la candidatura di Silvana Romano. E’ a giudizio per tentata concussione. Il procedimento è in fase dibattimentale. A Mondragone viene ritenuta “impresentabile” la candidatura di Patrizia Barbato. Nei suoi confronti c’è un processo per corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio. A Mondragone c’è anche Antonio Valenza. Ha un processo per riciclaggio.

A Palermo si contesta la candidatura di Francesco La Mantia. Nei suoi confronti è stata emessa condanna in primo e secondo grado per il reato di riciclaggio. Sempre nel capoluogo siciliano si segnala Salvatore Lentini, che ha un processo per tentata concussione. Nel Pd siciliano all’indice c’è Giuseppe Lupo, che ha un processo per corruzione. Giuseppe Milazzo, di Fratelli d’Italia, ha un giudizio per concussione. “È in corso il dibattimento”, si spiega. Per quanto riguarda le elezioni a Verona c’è la candidatura di Luca Bagliani. Ha un processo per istigazione alla corruzione. Il dibattimento è stato rinviato al prossimo 15 dicembre 2022. Si segnalo che la consumazione del reato risulta risalente al gennaio 2013. A Piacenza c’è Olga Marsico. Nei suoi confronti – si spiega – è stata decisa sentenza in primo e secondo grado di condanna alla pena di un anno e sei mesi di reclusione per il delitto di peculato. “Pertanto la candidata ove eletta verrebbe sospesa di diritto dalla carica”.

Ad Ardea, in provincia di Roma, c’è Brunella Pinciaroli. Ha una condanna a tre anni e cinque mesi per il reato di estorsione. “Pende giudizio di appello con udienza ancora da fissare”. A Taranto c’è la candidatura di Francesco D’Andria. Nei suoi confronti c’è stato il decreto che dispone il giudizio in data 20/ aprile 2018 per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità. È in corso il dibattimento con prossima udienza fissata per il 17 ottobre 2022. A Frosinone è segnalata la candidata Patrizia Giannoccoli. Nei confronti della donna c’è un processo per estorsione. La prossima udienza fissata al 25 maggio 2023. Il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra – si spiega in una nota – “ringrazia per la straordinaria collaborazione i Tribunali, le Corti d’appello e le Procure per il lavoro fornito, elogiando in particolare però i consulenti e gli archivisti della commissione cui va un ringraziamento speciale per come hanno lavorato dimostrando abnegazione e senso del dovere assolutamente encomiabili”.

Mentre sono 62 i candidati potenzialmente impresentabili

Risultano 62 candidati alle elezioni amministrative di domenica “potenzialmente impresentabili” secondo la legge Severino ed il codice di autoregolamentazionedei partiti. Lo ha riferito il presidente della commissione antimafia, Nicola Morra, in una pausa dei lavori che stanno impegnando gli uffici. I nominativi sono coinvolti in 85 procedimenti giudiziari. “Auspichiamo che il dato definitivo si possa ridurre rispetto alla base di partenza – ha detto Morra – ma si tratta sicuramente di un dato consistente è mai così elevato rispetto al passato quando erano stati segnalati massimo 26 candidati. Del resto stavolta abbiamo vagliato una rosa di nomi superiore del 65 per cento”. Il lavoro dell`Antimafia di “scrematura” va avanti e potrebbe occupare ancora alcune ore della giornata di oggi.

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