Emicrania e cefalee, nuove prospettive di prevenzione e cura

Emicrania e cefalee, nuove prospettive di prevenzione e cura
19 settembre 2023

L’emicrania è una patologia neurologica disabilitante che ad oggi resta sotto diagnosticata e spesso non adeguatamente trattata: nonostante il suo impatto sia elevatissimo da ogni punto di vista (umano, sociale ed economico), ancora oggi viene definita una “patologia invisibile”. Diverse le cause: su tutte la poca informazione e la difficoltà di una corretta diagnosi e di accesso ad un centro specializzato sul territorio. Ma in questo campo l’innovazione fa passi avanti: l’Agenzia Italiana del Farmaco ha recentemente riconosciuto la rimborsabilità di eptinezumab, primo anticorpo monoclonale anti-CGRP a somministrazione endovenosa, che ha un effetto preventivo dell’emicrania con 4 somministrazioni l’anno.

“Con l’ultimo lancio di un anticorpo monoclonale per la profilassi dell’emicrania – afferma Tiziana Mele, ad Lundbeck Italia – abbiamo confermato il nostro impegno accanto ai pazienti che soffrono di una patologia invalidante troppo spesso invisibile. Quello che stiamo facendo è di accompagnare il lancio di questo prodotto a un Patient Support Program che consentirà una piena presa in carico dei pazienti”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emicrania è la terza patologia più frequente al mondo e la seconda più disabilitante: colpisce circa il 14-15% degli adulti, soprattutto le donne, ma anche i più giovani. E’ causa di assenteismo a scuola e al lavoro, comporta difficoltà nelle relazioni sociali e di coppia, può generare solitudine, ansia e associarsi a depressione. L’emicrania episodica è una malattia neurologica ad alto rischio di cronicizzazione se non curata in modo adeguato. Quando poi si presenta in forma cronica, comporta grave disabilità, elevati costi e il rischio di uso eccessivo di farmaci sintomatici. In questo contesto, l’arrivo di anticorpi monoclonali anti-CGRP – e la rimborsabilità stabilita da AIFA – può però cambiare in maniera rapida ed efficace la terapia.

Piero Barbanti, Presidente dell’Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee: “Finora l’emicrania si è curata con dei farmaci prestati da altri specialisti, come antidepressivi, antiepilettici, farmaci per l’ipertensione: con l’avvento degli anticorpi monoclonali abbiamo finalmente la possibilità di staccare una delle spine essenziali per il dolore. Qual è il vantaggio della somministrazione endovenosa? Il fatto che funzioni dopo solo alcune ore da quando viene introdotto. Con i vecchi farmaci dovevamo aspettare tranquillamente dai 2 ai 4 mesi per poter vedere un po’ di sereno”. Grazie ai nuovi farmaci sembra dunque aprirsi una nuova era nel campo delle cefalee, creando le condizioni per trattamenti precisi e personalizzati per la prevenzione dell’emicrania, con miglioramento dell’efficacia e del profilo di sicurezza e tollerabilità.

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