Energia, non paper da Italia, Olanda, Belgio, Polonia, Grecia

Energia, non paper da Italia, Olanda, Belgio, Polonia, Grecia
14 ottobre 2022

Sulla risposta che l’Ue dovrebbe dare ai fortissimi rincari dei prezzi dell’energia e al cattivo funzionamento dei mercati del gas e dell’elettricità, c’è un nuovo “non paper” da parte di un gruppo di Stati membri, un documento informale ma dalla provenienza dichiarata e con richieste precise rivolte alla Commissione europea. La novità è che il documento è un tentativo di compromesso elaborato dai cinque paesi che avevano presentato due precedenti “non paper” su fronti contrapposti: il primo, della settimana scorsa, prodotto da Italia, Belgio, Grecia e Polonia, proponeva a la fissazione d’autorità di limiti di prezzo (“price cap” o “price corridor”) sul mercato all’ingrosso del gas di qualunque provenienza, Gnl compreso.

Il secondo, inviato da Germania e Olanda all’inizio di questa settimana, criticava il “price cap” e proponeva invece di puntare su una piattaforma di acquisti congiunti del gas da parte degli Stati membri (piattaforma che è già stata predisposta da sette mesi, ma non è ancora mai stata usata). Il nuovo documento informale, di una sola pagina, è stato elaborato a margine del Consiglio energia straordinario svoltosi a Praga l’11 e 12 ottobre dai quattro paesi favorevoli al “price cap” e da uno contrario, l’Olanda. La questione del “price cap”, o “price corridor” del gas, è affrontata alla fine del testo, con la richiesta alla Commissione di valutare diverse possibili soluzioni (per esempio contratti fuori dai mercati regolati, gare o mercati separati, se si raggiunge il livello massimo di prezzo), ma riconoscendo che “i punti di vista divergono” su questo punto, fra coloro che ritengono la soluzione efficiente economicamente, e quelli che invece temono “possa portare a razionamento, arbitraggi o sussidi”. 

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Il documento informale, elaborato da “Italia, Polonia, Grecia, Paesi Bassi, Belgio e altri Stati membri” affronta la questione del cattivo funzionamento del mercato europeo del gas basato sull’indice Ttf di Amsterdam, che porta a una formazione dei prezzi molto influenzata dalle manovre speculative, mentre non dà abbastanza rilievo al gas naturale liquefatto (Gnl), che sta rimpiazzando sempre più le forniture provenienti dai gasdotti russi. “Cerchiamo – si legge nel documento – una soluzione che consenta alla zona Ttf fortemente interconnessa di fare affidamento su un mercato ben funzionante, per abbinare domanda e offerta senza razionamento, affrontando allo stesso tempo l’effetto di spillover per la zona non Ttf, poiché i contratti a lungo termine sono spesso ancorati al Ttf”. “Di conseguenza – scrivono gli Stati membri -, vorremmo che la Commissione esplorasse le seguenti opzioni e proponesse possibili soluzioni: L’opzione 1 consiste nel modificare i riferimenti all’indice Ttf nei contratti pertinenti attraverso una misura legale e/o regolamentare dell’Ue. Le opinioni – avverte tuttavia il doculento – divergono sulla fattibilità legale di questa opzione e sui potenziali effetti collaterali di mercati biforcati”.

“L’opzione 2 – aggiunge il documento – consiste nell’applicare un prezzo massimo o corridoio di prezzo al mercato all’ingrosso e creare un meccanismo separato per abbinare domanda e offerta se il prezzo massimo viene raggiunto (per esempio attraverso operazioni ‘over the counter’, gare d’appalto, mercati separati). Le opinioni divergono – avvertono anche qui gli Stati membri – su questa opzione e sulla valutazione se questa misura sia possibile ed economicamente efficiente o se possa portare a razionamento, arbitraggio o sussidi”. Quanto alle altre “misure chiave” su cui gli Stati membri convergono per rispondere ai rincari energetici, il documento ne elenca sei: 1) “Sfruttare il potere del mercato europeo attraverso una piattaforma di acquisti congiunta”; 2) “Coordinamento e ottimizzazione delle traiettorie di riempimento dei depositi di stoccaggio del gas”; 3) “Coordinare e intensificare la diplomazia energetica sulle importazioni di gas con tutti i partner affidabili”; 4) “Sviluppo di un nuovo benchmark per il Gnl per ridurre l’impatto dell’indice Ttf sui contratti per le forniture di gas”; 5) “Necessità di maggiori sforzi per ridurre il consumo di energia”; 6) “Promuovere e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, in particolare rimuovendo immediatamente le barriere normative”.

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