Scienza e Tecnologia

Esa: con il lockdown aria più pulita anche in Cina

Una delle conseguenze del lockdown, il blocco quasi totale di ogni attività in Cina, a causa della pandemia di Covid-19 è stato un netto miglioramento della qualità dell’aria. Come già accaduto per il nord Italia, i dati forniti dal satellite Sentinel 5-P del sistema europeo di Osservazione della Terra Copernicus dell’Esa hanno evidenziato, tra fine gennaio e febbraio 2020, come conseguenza dello stop alle attività industriali e alla circolazione dei veicoli, una drastica riduzione delle emissioni di diossido di azoto in tutte le maggiori città cinesi.

L’andamento dell’inquinamento in Cina da dicembre a marzo è visibile in una grafica diffusa dall’Esa, realizzata grazie ai dati forniti dallo strumento Tropomi (TROPOspheric Monitoring Instrument) di Sentinel-5P da cui si evince una diminuzione tra il 20 e il 40% del particolato fine (tra i più importanti inquinanti atmosferici), a febbraio 2020 rispetto ai 3 anni precedenti. Livelli d’inquinamento che però hanno cominciato a risalire man mano che la Cina, ormai quasi totalmente fuori dalla crisi, ha visto allentarsi la morsa del lockdown. Dagli Stati Uniti è intervenuto anche l’astronauta dell’Esa Luca Parmitano per ribadire l’importanza dell’isolamento domiciliare per rallentare e possibilmente arrestare il contagio da Covid-19.

“Uno dei nostri privilegi sull’Iss – ha detto – è poter osservare da lontano il nostro mondo, il nostro pianeta fragile e bellissimo, allo stesso modo siamo noi, la nostra popolazione e per poter godere domani della bellezza dobbiamo oggi chiudere la porta all’espansione del coronavirus. Per poterlo fare, dobbiamo farlo insieme, dobbiamo fare una scelta; scegliamo di fare la cosa giusta, scegliamo di stare a casa, scegliamo di restare uniti. #Iorestoacasa”.

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