Si è consumato senza intoppi il primo, mastodontico weekend di controesodo estivo. I dati, monitorati fino alle 12 di oggi, fotografano un’Italia in movimento: oltre 17,5 milioni i transiti venerdì e sabato, ai quali si sommano già più di 6,6 milioni della prima metà di domenica.
La giornata clou è stata venerdì, con un incremento medio del 7,1% rispetto al venerdì di Ferragosto, segno di un rientro anticipato e massiccio. Sabato, invece, i volumi sono rimasti sostanzialmente stabili (+0,4%).
Particolare attenzione merita l’autostrada A2 del Mediterraneo, arteria vitale del Sud, dove i flussi in direzione nord hanno registrato picchi insoliti anche nelle ore notturne di domenica, più che raddoppiati rispetto alla scorsa settimana, con incrementi tuttora sostenuti tra il 30 e il 50%. Numeri che traducono in statistica il lungo addio alle vacanze.
Durante venerdì e sabato sulla A2 tra l’innesto con la A30 ed il nodo di Salerno sono transitati 109.473 veicoli. Dopo l’innesto con la A2 dir NA di collegamento con l’autostrada A3 Napoli sono stati 151.504.
La mole di traffico si distribuisce in maniera disomogenea lungo la penisola, creando una mappa dei flussi dai contorni precisi. Sulla A2, il picco massimo è stato registrato, come di consueto, a Pontecagnano: 221.265 veicoli.
Conferma il suo ruolo di hub nazionale con numeri da capogiro: 260.896 transiti tra Laurentina e Pontina, 238.407 presso la Romanina.
Fiume in piena: 146.401 veicoli monitorati all’altezza di Roma, 102.419 ad Ardea, 70.168 presso Latina.
Rivello e Altomonte hanno contato rispettivamente 72.154 e 75.773 passaggi.
Lungo la SS16 Adriatica, l’asse orientale del paese, i flussi disegnano l’andamento del turismo balneare: si parte da Rovigo (36.374 veicoli) per esplodere a Ravenna (64.162) e Rimini (62.297), per poi stabilizzarsi in Abruzzo con i 52.463 veicoli di Alba Adriatica e toccare l’apice a Brindisi, con un monumentale picco di 135.771 transiti.
Sul versante opposto, la SS1 Aurelia racconta una storia diversa, con volumi più contenuti ma significativi: 64.488 veicoli a Grosseto, 51.946 a Vecchiano (PI). In Liguria, il traffico si concentra su Genova (21.460 veicoli ad Arenzano) e sul confine di Ventimiglia (29.286).
La mobilità del Mezzogiorno è dominata dalla SS106 Jonica, con Castellaneta (69.594) e Stalettì (64.558) che guidano la classifica, e dalla SS18 Tirrenica Meridionale, dove Capaccio Paestum registra 70.409 transiti.
Anche la Sicilia fa la sua parte con la A19: 151.837 veicoli transitati presso Palermo sulla A19DIR. Non mancano i casi opposti, di tratte a bassa intensità come quella registrata in provincia di Isernia, a Campomarino, dove il contatore si è fermato a 15.230 veicoli, a ricordare un’Italia minore, lontana dai flussi turistici principali.
Il controesodo 2025 passerà alla storia per i suoi volumi da primato e, soprattutto, per la sua fluidità inattesa. Un’organizzazione che ha retto all’urto, suggerendo forse una nuova normalità nella gestione della mobilità di massa.
Ma dietro ogni numero c’è una famiglia, un bagaglio carico di ricordi, un’estate che si chiude. Il lungo viaggio di ritorno, quest’anno, è stata una marcia efficiente, quasi silenziosa. Quasi a voler preservare, fino all’ultimo chilometro, l’eco del mare.