Cronaca

Esplode centrale nucleare di Flamanville. Autorità: “Evento tecnico significativo”. Allarme rientrato

Grande allarme, presto rientrato, e nessun rischio di contaminazione nucleare alla centrale nucleare di Flamanville, Bassa Normandia, dove a un’esplosione verso le ore 10 è seguito un incendio, domato in un paio d’ore dai vigili del fuoco. “L’incidente è chiuso”, ha dichiarato alle 12 la prefettura, che aveva già rassicurato sul fatto che non vi fosse rischio di contaminazione nucleare. Lo scoppio infatti sarebbe avvenuto “nel cuore della centrale, ma fuori dalla zona nucleare”. La direzione dell’impianto ha comunque deciso di fermare uno dei due reattori della centrale, il numero 1. Sempre secondo la prefettura, non ci sono feriti gravi, ma cinque persone rimaste lievemente intossicate.

LA PREFETTURA Dunque, un brivido è sceso giu’ per la schiena dell’Europa. L’esplosione si è verificata a poche centinaia di chilometri da Parigi, ancor piu’ vicina la costa inglese. Il Paese europeo che piu’ ha puntato sull’energia nucleare per un attimo pensa al peggio, e con esso buona parte del Continente. L’esplosione è stata avvertita nella sala macchine e subito si è sparsa la voca che c’erano 5 feriti. Le autorita’ francesi hanno subitop rassicurato che non c’erano rischi di contaminazione nucleare. Quello che tutti speravano di sentirsi dire. Il piano speciale di intervento, non è stato attivato proprio per l’assenza di qualsiasi rischio nucleare. Poco dopo una nuova precisazione: l’esplosione e’ avvenuta “fuori dalla zona nucleare”. E’ Olivier Marmion, direttore dell’ufficio della prefettura locale, a metterlo in evidenza. “Si tratta di un evento tecnico significativo”, ammette, ma “non e’ un incidente nucleare”. Non si e’ verificato il peggio, e’ tutto sotto controllo. Ma il brivido si e’ sentito.

TERZO REATTORE Nel sito è in costruzione un terzo reattore, una unità EPR da 1600 MW di potenza: è la seconda unità EPR in costruzione al mondo e il primo reattore francese di terza generazione. La fine dei lavori era prevista per il 2014, con un costo stimato di 5 miliardi di euro, successivamente il costo e le tempistiche di completamento sono notevolmente aumentate. Le ultime informazioni stimano l’avvio del reattore a fine 2018 con un costo finale di 10,5 miliardi di euro.

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