Economia

Esso torna italiana: sei famiglie rilevano la rete Eg Group

Il marchio Esso torna sotto controllo nazionale. EG Group ha ceduto tutte le attività italiane a un consorzio di operatori tricolori storici della distribuzione carburanti. L’operazione, da 425 milioni di euro, riguarda 1.200 punti vendita e servizi collegati. Via libera dall’Antitrust. Per il gruppo britannico è un disimpegno strategico, per l’Italia un rientro su un asset chiave della mobilità.

EG Group ha completato la vendita di EG Italia, società che opera come branded wholesaler del marchio Esso, a un consorzio composto da PAD Multienergy, Vega Carburanti, Toil, Dilella Invest e GIAP. Realtà consolidate, riconducibili complessivamente a sei famiglie imprenditoriali italiane, attive da decenni nel settore. L’operazione è stata autorizzata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, passaggio decisivo per la chiusura del deal.

L’intesa riporta sotto controllo nazionale una parte rilevante della rete carburanti italiana. Il perimetro comprende circa 1.200 punti vendita, pari a circa il 6 per cento dell’intera rete nazionale, distribuiti in modo capillare su tutto il territorio. Non solo impianti di rifornimento: nel pacchetto rientrano anche i servizi accessori su strada, dai convenience store alle attività di ristorazione, segmento sempre più strategico per la sostenibilità economica delle stazioni.

Un asset strategico torna in mani italiane

Il valore complessivo dell’operazione è pari a 425 milioni di euro. Una cifra che riflette non solo il peso industriale della rete, ma anche la sua centralità nella catena della mobilità e dei servizi agli automobilisti. In un contesto di transizione energetica e di profonda trasformazione dei consumi, il controllo di infrastrutture diffuse resta un fattore chiave per presidiare il mercato e accompagnarne l’evoluzione.

Per EG Group l’uscita dall’Italia rappresenta un tassello coerente con la strategia annunciata. Il gruppo, attivo a livello internazionale nel retail della mobilità e della ristorazione, punta a concentrarsi sui mercati considerati core e a rafforzare il proprio bilancio. I proventi della vendita saranno destinati principalmente alla riduzione dell’indebitamento, in linea con il percorso di razionalizzazione avviato negli ultimi anni.

A sottolinearlo è stato l’amministratore delegato Russ Colaco. «Vorrei ringraziare il team di EG Italia per il suo eccezionale contributo alla nostra attività», ha dichiarato. «La nuova proprietà è in una posizione ottimale per guidare l’azienda verso il suo prossimo capitolo e le auguro ogni successo». Parole di commiato che certificano una separazione ordinata, senza strappi, dopo una fase di presenza significativa sul mercato italiano.

Il ruolo degli advisor e il perimetro finanziario

Sul fronte finanziario e consulenziale, l’operazione ha visto Mediobanca agire come advisor per PAD Multienergy, uno dei pilastri del consorzio acquirente. Equita ha invece affiancato Vega Carburanti. Un assetto che conferma il peso dell’operazione e la complessità di un passaggio di mano che coinvolge più soggetti industriali, chiamati ora a integrare asset, reti e modelli operativi.

Per il sistema italiano della distribuzione carburanti si apre una nuova fase. Il ritorno in mani nazionali di una rete storicamente legata a un marchio globale come Esso rafforza il ruolo degli operatori domestici e ridisegna gli equilibri del settore. La sfida, ora, sarà valorizzare la rete in un mercato che cambia, tra carburanti tradizionali, nuove energie e servizi sempre più centrali per la redditività degli impianti.

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Redazione