L’Eurogruppo chiude ufficialmente la lunga crisi finanziaria greca

L’Eurogruppo chiude ufficialmente la lunga crisi finanziaria greca
Paolo Gentiloni
17 giugno 2022

L’Eurogruppo svoltosi oggi a Lussemburgo ha riconosciuto ufficialmente il ritorno alla normalità per l’economia greca, dopo la sua lunghissima crisi finanziaria che era cominciata alla fine del 2009. Il commissario all’Economia Paolo Gentiloni ha presentato il suo quattordicesimo “rapporto di sorveglianza rafforzata” della Commissione sulla Grecia, confermando ai ministri che l’Esecutivo Ue non intende rinnovare questo esercizio dopo la sua scadenza in agosto. Questo, ha detto Gentiloni durante la conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, “è un passo fondamentale nella normalizzazione dell’economia greca”, e attesta i progressi che ha fatto il Paese. La Commissione considera che la Grecia ha realizzato con successo la maggior parte degli impegni che erano stati concordati nel 2018, con l’ultimo programma di assistenza, e completerà quelli rimanenti entro la fine di quest’anno. L’effettiva attuazione delle riforme, secondo l’Esecutivo Ue, ha migliorato la resilienza dell’economia del Paese e ne ha rafforzato la stabilità finanziaria, riducendo notevolmente i rischi di crisi e di “spillover” al resto dell’Eurozona.

Klaus Regling, direttore esecutivo del Mes (il Fondo “salva-Stati”, che insieme allo strumento che l’ha preceduto, il dispositivo Efsf, ha finanziato il “salvataggio” della Grecia”) ha ricordato, che grazie agli interventi delle istituzioni che ora ne detengono il 60%, il debito greco, pur essendo il più alto dell’Ue, ha costi molto bassi in termini di interessi, e non è neanche soggetto a rischi con la prevista prossima stretta di politica monetaria. Le agenzie di rating, d’altra parte, ha ricordato, hanno deciso 12 upgrading successivi negli ultimi anni per la Grecia. Comunque, ha spiegato Gentiloni rispondendo a una domanda della stampa sulle lezioni da trarre da questa vicenda, “il fatto che stiamo andando verso una conclusione positiva, non significa che in questi 10-12 anni non siano stati fatti errori” nella gestione della crisi.

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Le lezioni su ciò che è importante, secondo il commissario, sono tre: “Primo, l’unità della famiglia europea, dei nostri Stati membri. Secondo, la capacità di prendere decisioni rapide, ciò è stato fatto, ma non sempre. Terzo, l’interazione tra la politica monetaria e quella di bilancio”. “Ora abbiamo diversi strumenti, incluso il Mes, e siamo molto più forti; ma senza unità, senza decisioni rapide e senza una seria interazione tra la politica monetaria e quella di bilancio non avremo imparato le vere lezioni da questa crisi che è stata drammatica per il popolo greco”, ha concluso Gentiloni. Secondo Regling, invece, un errore che è stato fatto nella gestione della crisi, è che doveva essere fatta prima, perché sarebbe costata meno, la ristrutturazione del debito greco in mano alle banche (“haircut”), per 100 miliardi di euro.

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