Europarlamento approva revisione Politica agricola comune

Europarlamento approva revisione Politica agricola comune
24 aprile 2024

La plenaria del Parlamento europeo ha dato il via libera a una revisione significativa della Politica Agricola Comune (PAC) dell’Unione Europea, con 425 voti favorevoli, 130 contrari e 33 astensioni, durante la seduta tenutasi questo pomeriggio a Strasburgo. La revisione mira a semplificare il regolamento sui piani strategici della PAC e il regolamento orizzontale della stessa. Il testo adottato include modifiche tecniche proposte dal Consiglio UE il 26 marzo scorso, le quali hanno accolto in gran parte le richieste provenienti dalla protesta europea degli agricoltori. Altro positivo risultato, il voto favorevole in plenaria sul dossier NGTs.

Una delle modifiche più significative riguarda la riduzione o l’eliminazione di norme e obblighi ambientali, noti come standard di “eco-condizionalità”, che erano stati introdotti nella nuova PAC per il periodo 2023-2027 come condizione per accedere alle sovvenzioni comunitarie. In particolare, viene abolito l’obbligo di mantenere una superficie a riposo non produttiva pari al 4% dell’area coltivabile per ogni azienda agricola. Inoltre, l’obbligo di rotazione delle colture per i seminativi potrà essere sostituito con la diversificazione delle colture, specialmente nelle zone soggette a siccità o forti precipitazioni.

Dei nove standard di “buone condizioni agronomiche e ambientali” attuali, solo tre rimarranno invariati, tra cui la protezione minima per le zone umide e le torbiere, il divieto di bruciare le stoppie dei seminativi e il mantenimento di fasce tampone lungo i corsi d’acqua. Inoltre, verranno eliminati i controlli e le sanzioni riguardanti il rispetto dei requisiti ambientali per le aziende agricole con superficie coltivata inferiore ai 10 ettari, che rappresentano il 65% delle aziende attive nell’UE ma coprono solo il 10% della superficie agricola totale.

Tuttavia, gli obblighi ambientali continueranno ad applicarsi al restante 90% delle aree coltivate. Gli agricoltori avranno ancora l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e il divieto di tagliare siepi e alberi durante la stagione riproduttiva degli uccelli. La revisione della PAC include anche incentivi volontari per mantenere terreni a riposo o creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso “regimi ecologici”.

Per accelerare l’adozione della revisione, il Parlamento europeo ha accettato di trattare il caso secondo la cosiddetta “procedura d’urgenza”. Il regolamento dovrà ora essere formalmente approvato dal Consiglio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE per entrare immediatamente in vigore. Le nuove condizioni semplificate saranno applicabili già da quest’anno, consentendo agli agricoltori di richiedere il sostegno finanziario dell’UE con maggiore facilità.

 

Il ministro

 

“Con l’approvazione della riforma della Politica Agricola Comune, votata oggi al Parlamento europeo, viene confermato l’iter di modifica fortemente voluto dal Governo Meloni. L`Italia si è fatta capofila della coalizione degli Stati membri, attivi sul fronte della riforma che hanno chiesto a gran voce di modificare aspetti fondamentali per l`agricoltura”. Cosi il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, commenta la revisione del regolamento sui piani strategici della PAC e del regolamento orizzontale della PAC. I deputati hanno adottato il progetto di legge con le modifiche tecniche proposte dal Comitato speciale agricoltura del Consiglio e approvate dalla commissione per l’agricoltura del PE il 15 aprile scorso. Con l’approvazione di queste modifiche “è stato fatto un primo passo avanti ma siamo consapevoli che occorrono ulteriori interventi di medio e lungo periodo per dare al settore agricolo maggiore supporto”, spiega Lollobrigida.

“Quella di oggi è stata senza dubbio una risposta importante, ma non definitiva, in quanto affronta solo alcuni dei temi centrali per il settore ma riteniamo importante fare ancora passi avanti per andare incontro alle esigenze sollevate dal comparto agricolo negli scorsi mesi”, spiega il ministro. “C`è ancora molto da fare – aggiunge Lollobrigida – ma con queste prime modifiche il segnale che abbiamo lanciato all`intero comparto e in Ue è chiaro: vogliamo politiche agricole giuste e più rispettose del ruolo dell’agricoltore. In linea con quanto fatto dal Governo italiano in tema di sostegno agli attori principali del settore primario e alla difesa della qualità, nell`ottica della sovranità alimentare”. “Siamo per questo convinti che con la riduzione degli oneri amministrativi e burocratici si consentirà una maggiore flessibilità nel rispetto dei vincoli ambientali e tuteleremo ancora di più il diritto di ogni cittadino ad avere cibo sano, prodotto nei nostri territori e non importato da Nazioni che non rispettano i nostri stessi diritti”, conclude il ministro dell’Agricoltura.

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