Eurovision Song Contest: vince la Svezia, televoto beffa per Mengoni

Eurovision Song Contest: vince la Svezia, televoto beffa per Mengoni
14 maggio 2023

La Svezia con Loreen vince la 67esima edizione dell’Eurovision Song Contest. Fuori dal podio Marco Mengoni, che deve accontentarsi del quarto posto e del premio della critica. Una edizione che parla scandinavo considerando il secondo posto della Finlandia. Terza Israele. La Finlandia ha scalzato Mengoni dal podio grazie al voto del pubblico. In classifica la Svezia ha raggiunto 583 punti davanti ai 526 della Finlandia, i 362 di Israele e i 350 dell’Itaia. Quinta la Norvegia con 268 punti. Il sorpasso finlandese grazie al televoto visto che la classifica delle Nazioni dava l’Italia (176) dietro a Svezia (340) e Israele (177). Amato da San Marino, Austria, Romania, Slovenia e Croazia che hanno dato 12 punti (il punteggio più alto), Mengoni non ha ricevuto voti da Paesi Bassi, Irlanda, Portogallo, Armenia, Danimarca, Israele, Grecia, Lituania.

Ha vinto Loreen, che aveva già partecipato all’Eurovision Song Contest nel 2012 (vinse con Euphoria). Quest’anno la popstar è tornata con la canzone Tattoo, scritta e composta da Jimmy “Joker” Thörnfeldt, Jimmy Jansson, Loreen Talhaoui, Cazzi Opeia, Peter Boström e Thomas G:son. Il testo parla di un amore finito e di una riflessione della cantante su come tutto ciò che voglia nella vita è essere amata. Il tempo per l’amore, però, è scaduto e a lei non rimane che ricordare i momenti passati insieme. Nome d’arte di Lorine Zineb Nora Talhaoui, Loreen è nata a Stoccolma nel 1983 da una famiglia di origine marocchino-berbera. Ha dato il via al suo percorso musicale partecipando al talent televisivo “Idol 2004”. L’intento della sua musica, evocativa e spirituale, è lanciare messaggi di inclusione in cui tutti si possano sentire rappresentati.

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Oltre al tema dell’inclusione, e della forza delle donne, tra i più rappresentati sul palco di Liverpool, una edizione dai forti richiami contro guerra, non solo perché svoltasi a Liverpool che ha preso il posto di Kiev che ha vinto lo scorso anno, ma anche perché tante delle 26 canzoni in gara hanno parlato di guerra. Il potentissimo messaggio di sostegno e vicinanza alla resistenza ucraina ha aperto l’Eurovision con un Windsor per la prima volta è apparso a suonare in tv. Sulle note di “Stefania”, il brano che valse alla Kalush Orchestra la vittoria all’edizione dello scorso anno del festival europeo della canzone, la principessa Kate ha illuminato l’introduzione dell’Eurocontest. “Stefania” è stato girato nella stazione metro Maidan Nezalezhnosti di Kiev ricordando i rifugi di Kiev durante gli attacchi russi.

L’organizzazione della kermesse europea ha negato al presidente Volodymyr Zelensky di parlare, ma il governo britannico e la Royal Family hanno fatto chiaramente capire da che parte stanno. Dalla canzone della Croazia, una satira sui dittatori e li prende in giro per essere infantili. In attesa dell’esito del voto è salito sul palco dell’Eurovision Song Contest 2023 Mahmood cantando una versione riadattata di “Imagine” di John Lennon. Il pubblico ha gradito ma senza standing ovation. Coraggioso presentarsi a Liverpool con questo brano. Mengoni è salito sul palco con la bandiera lgbtq+, poi ha incantato con l’esibizione di “Due Vite”. “Non so se si percepisce l’energia di festa incredibile che c’è qui. E questo carica tantissimo – ha detto in collegamento dalla Liverpool Arena. – In questi giorni sono arrivati tanti commenti. Ma uno mi ha fatto piacere in particolare ed è stato: “Non conosco il testo, non so parlare l’italiano, ma mi hai trasmesso quello che volevi dire. È stato un bel riconoscimento. Già essere qui è una vittoria”, ha aggiunto.

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