ExoMars 2022: dalla Terra a Marte in 264 giorni, ecco il percorso per arrivare sul pianeta rosso

ExoMars 2022: dalla Terra a Marte in 264 giorni, ecco il percorso per arrivare sul pianeta rosso
2 ottobre 2020

Il percorso che ExoMars 2022 seguirà per raggiungere il Pianeta Rosso è impostato. Il tempo su Marte, il tipo di lanciatore e le leggi della fisica che governano i pianeti hanno determinato una finestra di lancio di 12 giorni a partire dal 20 settembre 2022. La traiettoria che porterà la sonda dalla Terra a Marte in 264 giorni prevede un touchdown sulla superficie marziana il 10 giugno 2023, intorno alle 17.30 ora italiana. A darne notizia è l’Agenzia spaziale europea. Trasferimenti orbitali efficienti, buone comunicazioni e nessuna grande tempesta di polvere all’orizzonte marziano – spiega l’ESA – rendono la traiettoria scelta per la missione congiunta Esa-Roscosmos, con una importante partecipazione dell’Italia, la più rapida e sicura. Il team di analisi della missione presso l’European Space Operations Center (ESOC) in Germania ha tenuto conto delle prestazioni del lanciatore Proton russo per identificare una serie di possibili traiettorie.

“Avevamo diverse traiettorie di trasferimento tra cui scegliere e un veicolo spaziale già costruito per il viaggio”, afferma Mattia Mercolino, ingegnere di sistema principale di ExoMars. “Queste variabili ci hanno imposto vincoli legati alla potenza, alle soglie di temperatura e all’orientamento verso la Terra durante le prime fasi del volo, tra gli altri”. “Una delle alternative aveva una finestra di lancio più lunga, ma una connessione peggiore con il veicolo spaziale durante i primi giorni. Questa scelta era troppo rischiosa, soprattutto quando si vuole avere il pieno controllo all’inizio della missione”, spiega Tiago Loureiro, responsabile delle operazioni della navicella ExoMars. La traiettoria finale richiede un po’ più di tempo – una settimana in più – e la sequenza di lancio richiede più manovre, ma la scelta ha tenuto conto anche di fattori non terrestri. “Le caratteristiche orbitali di Marte e le tempeste di sabbia sono state fondamentali per la nostra decisione “, afferma Tiago. Le tempeste di polvere sono frequenti su Marte, ma anche difficili da prevedere. Le stagioni giocano un ruolo importante, con le tempeste più probabili durante la primavera e l’estate nell’emisfero meridionale. Il sito di atterraggio di ExoMars è Oxia Planum, situato nell’emisfero settentrionale.

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Tempeste di polvere minacciose su scala globale tendono a verificarsi circa ogni dieci anni. La più recente è stata nel 2018. Sebbene ExoMars atterrerà al di fuori della stagione delle tempeste di sabbia, un accumulo di polvere sui pannelli solari ridurrà l’alimentazione e potrebbe persino forzare l’arresto temporaneo del rover Rosalind Franklin dell’ESA e della piattaforma di superficie russa, soprannominata Kazachok. “Abbiamo svolto una serie di studi e test per garantire che tutti i sistemi sopravvivessero con una luce solare ridotta all’atterraggio nel tardo pomeriggio e durante le operazioni in superficie nelle settimane successive”, aggiunge Tiago. Gli scienziati europei vogliono far funzionare il rover su Marte il più a lungo possibile. Rosalind Franklin può far fronte alle tempeste di polvere regionali per alcuni giorni e con strati di polvere fine che coprono i suoi pannelli solari. “Una tempesta di polvere globale che ricopre l’atmosfera per diversi mesi molto probabilmente provocherebbe la morte del rover”, avverte Jorge Vago, scienziato del progetto rover ExoMars dell’ESA. “Questo è il motivo per cui è così importante raggiungere la maggior parte degli obiettivi della missione prima che inizi la problematica stagione delle polveri”, aggiunge.

I team dell’ESOC hanno impiegato alcuni mesi di lavoro per restringere la data di lancio finale e la traiettoria verso Marte. L’invio del primo rover europeo su Marte richiede un vero lavoro di squadra. Ogni comando è stato attentamente pianificato insieme ai partner russi, coinvolgendo diversi centri di controllo e paesi. L’ESA controllerà le comunicazioni tra Rosalind Franklin e la piattaforma di superficie Kazachok durante i loro primi giorni su Marte. Nell’ambito del programma ExoMars, il Trace Gas Orbiter, che orbita intorno a Marte da quasi quattro anni, fungerà da piattaforma di trasmissione dati per supportare le comunicazioni. Poche settimane dopo l’atterraggio, e solo quando la piattaforma di superficie sarà sicura e in grado di funzionare in modo indipendente, l’ESA cederà il controllo di Kazachok a Roscosmos. Il programma ExoMars è uno sforzo congiunto tra la Roscosmos State Corporation e l’ESA. Oltre alla missione 2022, include il Trace Gas Orbiter (TGO) lanciato nel 2016. Il TGO sta già fornendo importanti risultati scientifici ottenuti dai propri strumenti scientifici russi ed europei e trasmettendo dati dal rover Curiosity Mars della NASA e dal lander InSight. Il modulo trasmetterà anche i dati della missione ExoMars 2022 una volta che arriverà su Marte.

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