Export italiano in ripresa, il rilancio green dell’internazionalizzazione e la richiesta costante di manager sostenibili
Recenti studi raccontano una ripartenza sorprendentemente vivace dell’export italiano verso gli Stati Uniti, nonostante le tensioni tariffarie.
Si tratta di una conferma che il Made in Italy è capace di respirare fuori dai confini nazionali, anche quando il contesto globale è frammentato. Una sfida che non riguarda solo la sfera commerciale, quanto anche professionale. Per sostenere una crescita duratura e responsabile, di fatto, le imprese hanno bisogno di figure in grado di navigare tra i mercati, ma anche tra le complesse istanze della sostenibilità.
Le aziende italiane che guardano all’estero esportano prima di tutto valori. Nel disegno strategico che accompagna il rilancio dell’export, la dimensione ambientale diventa centrale, supply chain più verdi, logistica a basso impatto, packaging eco-friendly e rapporti con partner che valorizzano la sostenibilità.
In questo quadro, il commercio estero diventa un driver di innovazione sociale, un’occasione per costruire relazioni commerciali che integrano la responsabilità ambientale.
Questo passaggio richiede manager capaci di cogliere il nesso tra business internazionale e sostenibilità.
Non basta sapere dove vendere o come negoziare con un partner estero, serve comprendere le implicazioni ESG di ogni fase, progettare strategie che riducano l’impronta ecologica delle operazioni commerciali e, allo stesso tempo, massimizzino l’efficienza economica. È una combinazione di sguardo strategico e sensibilità ambientale, che le imprese moderne richiedono con sempre maggiore insistenza.
In questa cornice trova ampio spazio l’offerta formativa di 24ORE Business School, che propone Master in internazionalizzazione imprese con un focus crescente sulla sostenibilità.
Tra i percorsi più rilevanti ci sono il Master Export Management & International Marketing, il Master Digital Export e Made in Italy e il Master Diritto e Commercio Internazionale.
Ogni programma offre una prospettiva differente, dalla strategia commerciale alla digitalizzazione delle vendite, fino alla consulenza legale e fiscale internazionale.
Particolarmente significativo il Master Export Management & International Marketing, che racchiude in sé l’anima strategica, operativa e sostenibile dell’internazionalizzazione aziendale.
Pensato come un percorso full time da 10 mesi con stage garantito, il programma affianca lezioni teoriche e project work, laboratori digitali e workshop interaziendali, un vero e proprio laboratorio di internazionalizzazione dove la sostenibilità diventa una dimensione trasversale del business.
Durante il master, gli studenti apprendono come analizzare mercati esteri in chiave ESG, strutturare piani di internazionalizzazione compatibili con obiettivi di riduzione delle emissioni, progettare catene di distribuzione responsabili e sviluppare politiche commerciali che guardano al lungo termine. Il project work, in collaborazione con imprese reali, spesso coinvolge case che stanno già integrando modelli sostenibili nei propri piani di crescita globale.
Raggiungere la leadership nei mercati internazionali oggi significa non solo vendere di più, ma vendere meglio, in modo consapevole, responsabile e sostenibile.
La crescita dell’export italiano va interpretata come opportunità commerciale, come occasione per trasformare la competitività in impegno sociale.
Formarsi con un master che dialoga con questa visione diventa allora una strategia per diventare protagonisti di un futuro in cui il successo si misura anche in termini di sostenibilità.
