Export, ‘salva’ bilanci agroalimentare

18 febbraio 2014

“Mentre le esportazioni italiane nel 2013 restano praticamente ferme rispetto all’anno precedente, registrando il peggior risultato dal 2009 con un calo dello 0,1%, le vendite sui mercati stranieri dei prodotti agroalimentari continuano a crescere nonostante la crisi. L’export dell’industria alimentare chiude l’anno con un incremento del 5,3% tendenziale e quello dei prodotti freschi dell’agricoltura con un +2,6%”. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando i dati diffusi dall’Istat. “Si tratta di numeri importanti per il settore, soprattutto considerato l’andamento degli acquisti interni- spiega la Cia- possiamo dire che nel 2013 proprio l’export ‘salva’ i conti delle imprese agroalimentari che, solo grazie ai mercati esteri, riescono ad affrontare l’ennesimo anno di recessione e a compensare in parte il crollo dei consumi domestici, con il ‘taglio’ del 4% della spesa per cibo e bevande”. Ma il trend delle esportazioni del comparto “dimostra anche quanto l’agroalimentare nel suo insieme sia diventato strategico per il Paese, candidandosi a ‘traino’ dell’economia nazionale-osserva la Cia- e’ chiaro, pero’, che adesso bisogna continuare a lavorare per rafforzare le capacita’ di tutta la filiera agroalimentare di esportare e investire all’estero, soprattutto sui nuovi mercati”. Infatti, “basti pensare che nell’ultimo anno le spedizioni verso i Paesi extra-europei (+7,9%) hanno contribuito in misura superiore alla crescita dell’export rispetto a quelle dirette verso i Paesi Ue (+4,7%). Nello stesso tempo- conclude la Cia- e’ necessario intensificare la lotta all’agropirateria sui prodotti made in Italy, che vale 60 miliardi di euro, di cui 24 in Europa, 26 in Nord America e 10 nel resto del mondo”. (Com/Set/ Dire) 13:06 18-02-14 NNNN NNNN

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