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F1: Oscar Piastri vince la Sprint di Doha, Ferrari nel baratro

Oscar Piastri ha conquistato la Sprint del Gran Premio del Qatar davanti a George Russell e Lando Norris, riportandosi a 22 punti dal compagno di squadra leader del Mondiale a due gare dal termine. Max Verstappen ha limitato i danni chiudendo quarto e perdendo solo un punto da Norris, ora distante 25 lunghezze. Serata da incubo per la Ferrari: Charles Leclerc 13° e Lewis Hamilton 17° dopo una gara senza possibilità di rimonta.

La vittoria nella notte di Doha restituisce ossigeno alle ambizioni iridate di Piastri e riapre parzialmente i giochi in un Mondiale che sembrava ormai indirizzato. L’australiano ha dominato la Sprint con autorità, sfruttando la pole position conquistata in qualifica e gestendo con lucidità i 19 giri previsti. Dietro di lui, George Russell ha regalato alla Mercedes un prezioso secondo posto che consolida la posizione del team nella lotta per il Mondiale Costruttori, mentre Norris ha contenuto i danni chiudendo terzo e mantenendo un vantaggio ancora consistente sul compagno.

Il successo vale doppio per Piastri: da un lato cancella settimane complicate in cui gli errori e la sfortuna avevano frenato la sua rincorsa, dall’altro gli consente di credere ancora matematicamente nel titolo. Con 50 punti ancora disponibili tra Qatar e Abu Dhabi, il triangolo Norris-Verstappen-Piastri resta aperto, anche se le gerarchie appaiono ormai definite. “Finora il weekend è filato via liscio con la pole e la vittoria nella Sprint. Sono molto contento ma non è finita”, ha dichiarato l’australiano dopo il traguardo, aggiungendo: “Questo circuito è molto diverso dagli ultimi, è una pista da alta velocità e da grip. Negli ultimi GP le cose erano andate storte per me, non era tanto una mancanza di passo”.

Verstappen limita i danni: quarto posto e un solo punto perso da Norris

Max Verstappen aveva messo in conto una gara di sopravvivenza e l’obiettivo è stato centrato. Partito dalla terza fila dopo una qualifica deludente, l’olandese ha guadagnato due posizioni al via sfruttando l’esperienza e la capacità di gestione nei primi metri. La Red Bull RB20 ha sofferto per tutto il weekend il fenomeno del bouncing, rendendo la guida nervosa e imprevedibile, ma Verstappen è riuscito a contenere i danni chiudendo quarto. Il risultato permette al campione del mondo in carica di perdere un solo punto da Norris, mantenendo il distacco a 25 lunghezze.

Una situazione ancora favorevole per l’olandese, che può amministrare il vantaggio nelle ultime due gare con la consapevolezza che anche un paio di piazzamenti sul podio potrebbero bastare per blindare il titolo. La strategia Red Bull per la Sprint era chiara: resistere e non commettere errori, accettando che la prestazione pura della monoposto non fosse sufficiente per ambire al podio. Verstappen ha eseguito il piano alla perfezione, evitando rischi inutili e portando a casa punti preziosi. “Resistere era l’unico obiettivo realistico dopo una qualifica deludente e una RB20 tormentata dal bouncing”, aveva spiegato alla vigilia. Missione compiuta, in attesa del Gran Premio di domenica dove il team proverà a migliorare il set-up per tornare competitivo.

2929: Leclerc e Hamilton lontanissimi, monoposto ingestibile

La Sprint del Qatar ha rappresentato un incubo per la Scuderia Ferrari. Charles Leclerc, partito dalla nona posizione, ha perso immediatamente terreno scivolando fino alla 13ª piazza finale. Il monegasco ha lamentato via radio gli stessi problemi al posteriore già emersi nelle prove libere del venerdì, con una monoposto nervosa e impossibile da portare al limite. “Nelle prove libere avevamo provato una modifica sul feeling dello sterzo ma non aveva funzionato”, ha spiegato Leclerc dopo la gara. “In gara non so proprio dire cosa sia successo. Mi hanno detto che c’era qualcosa di rotto al posteriore ma non era così. Forse qualcosa davanti invece. Di sicuro nei primi giri la mia unica preoccupazione era cercare di stare in strada. E anche dopo non avevo possibilità di attaccare i miei avversari”.

Ancora peggiore la serata di Lewis Hamilton, chiuso in una lontanissima 17ª posizione dopo essere partito dalla pit-lane nel tentativo di correggere un set-up disastroso. Il sette volte campione del mondo aveva chiuso la qualifica in 18° posizione e aveva scelto di modificare radicalmente l’assetto della monoposto prima della Sprint, ma il tentativo si è rivelato vano. La frustrazione di Hamilton è emersa chiaramente nelle dichiarazioni post-gara: “Dove vorrei essere piuttosto che qui? Mah, magari in spiaggia, a fare surf, oppure in montagna. Ho bisogno di stare un po’ con la mia famiglia e di ritrovare la mia energia. La notte scorsa sono rimasto sveglio fino alle sei, praticamente non ho dormito pensando a come migliorare la macchina, a cosa fare di più e a dare informazioni migliori”.

Nonostante lo sconforto, il pilota britannico ha concluso con un messaggio di resilienza: “Non molliamo, continuiamo a spingere e nonostante tutte le difficoltà che stiamo vivendo io rimango positivo”. Il weekend qatariota si trasforma così in un’occasione persa per Maranello, che vede allontanarsi ulteriormente la possibilità di competere per posizioni di vertice. Errori, indecisioni e una monoposto imprevedibile hanno completato un quadro molto preoccupante in vista del Gran Premio di domenica, dove sarà necessaria un’inversione di rotta immediata per salvare il salvabile.

Mercedes consolida il secondo posto, Antonelli quinto e Sainz a punti con la Williams

In casa Mercedes la Sprint ha confermato il buon momento del team. George Russell ha chiuso secondo consolidando il ruolo della squadra come principale inseguitrice della McLaren nel Mondiale Costruttori. Il pilota britannico ha mantenuto un passo costante per tutti i 19 giri, difendendo la posizione da Norris e portando a casa punti importanti per la classifica a squadre. Positiva anche la prestazione di Kimi Antonelli, quinto al traguardo dopo aver superato Fernando Alonso e approfittato della penalità inflitta a Yuki Tsunoda per track limits.

Il giovane pilota continua a dimostrare progressi evidenti, confermandosi come uno dei volti più interessanti della nuova generazione. A punti anche Carlos Sainz con la Williams, ottavo al traguardo davanti a Isack Hadjar e ad Alex Albon. Lo spagnolo ha gestito con attenzione la Sprint, portando a casa un risultato prezioso per il team di Grove. La classifica Costruttori vede ora McLaren ancora saldamente al comando, inseguita da Mercedes che prova ad allungare su Ferrari, sempre più in difficoltà dopo il disastro di Doha.

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Redazione