“La relazione odierna della Corte dei conti sul documento economico finanziario 2016-2018, dà nettamente ragione alle preoccupazioni manifestate da Forza Italia, sia durante l’approvazione del piano di previsione del bilancio 2015, sia sull’approvazione del rendiconto, così come in occasione dell’assestamento”. Lo dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. “Le entrate sovradimensionate, – aggiunge – hanno creato un disavanzo, che ancorché spalmato in 7 anni, si è rigenerato per non meno di 500 milioni di euro. Le partecipate sono tutte lì con i loro costi, la stessa spesa sanitaria è sottoposta alla lente di ingrandimento, ma la cosa più grave riguarda la spesa comunitaria, che sconta un ritardo insopportabile, con la conseguenza, drammatica e inevitabile, che dovremo restituire a Bruxelles oltre 1 miliardo e mezzo di euro a fine dicembre” “Forza Italia ha presentato in commissione Bilancio a Palazzo Madama, tramite il senatore D’Alì e gli altri senatori siciliani, due emendamenti fondamentali – prosegue -, l’uno per acquisire i tributi maturati nell’Isola, l’altro per ridurre il concorso della Sicilia agli obiettivi di finanza pubblica nazionale. Si tratta degli unici possibili strumenti per rimettere in riequilibrio i conti della Regione ed evitare che il peso di mutui trentennali, che questo governo ha voluto imporre ai siciliani, possa soffocare definitivamente le speranze di tanti giovani e di tante attività imprenditoriali locali”.