Favori politici in cambio di voti: il rivelatore ‘Sistema Sasà’ scuote il Partito Democratico

Favori politici in cambio di voti: il rivelatore ‘Sistema Sasà’ scuote il Partito Democratico
Elly Schlein e Raffaele Gallo
7 aprile 2024

Le recenti indagini condotte dalle forze dell’ordine sulle pratiche di voto nel Partito Democratico stanno svelando uno scenario agghiacciante, gettando una luce sinistra sulle dinamiche interne del partito. Il caso della Puglia, che ha visto le dimissioni dell’assessore regionale Anita Maurodinoia e l’arresto di suo marito insieme al sindaco di Triggiano, è solo la punta dell’iceberg. Le indagini si sono estese al Piemonte, dove Salvatore Gallo, noto come Sasà, figura di spicco nel PD torinese, è stato coinvolto in una vicenda di estorsione, peculato e violazione della normativa elettorale nell’ambito dell’inchiesta Echidna della Procura di Torino sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti dell’A32 Torino-Bardonecchia.

Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato conversazioni sconcertanti tra Sasà Gallo e suo figlio Raffaele, capogruppo PD in Regione Piemonte, che esultava per la nomina di una donna legata a una figura di spicco industriale nel consiglio di amministrazione della Fondazione Film Commission di Torino. Questa donna era la nuora di un noto imprenditore cittadino, facendo emergere una rete di favori e consenso tessuta dai Gallo nel tempo. Il “sistema Sasà”, come è stato definito, si basava sull’antico principio del do ut des: favori in cambio di voti garantiti. Sasà Gallo riusciva a ottenere vantaggi per amici e conoscenti, dal bypassare le liste d’attesa per le visite mediche fino alla distribuzione di telepass gratuiti per l’autostrada A32. Questi favori, secondo le indagini, venivano concessi in cambio di sostegno politico e consenso elettorale.

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La reazione nel PD è stata di sgomento e riflessione. Raffaele Gallo ha annunciato il ritiro della sua candidatura per le prossime elezioni regionali, dichiarando di voler tutelare la sua famiglia e rispettare il partito, sottolineando la sua totale estraneità ai comportamenti contestati al padre. Il segretario del PD, Elly Schlein, sembra adottare una strategia di attendismo, mentre in Piemonte si registra fermento per l’impatto che questa vicenda avrà sulle prossime elezioni. Il “sistema Sasà” ha scosso le fondamenta del Partito Democratico, sollevando interrogativi sulla trasparenza e l’etica politica. Mentre le indagini proseguono, resta da vedere quali saranno le conseguenze politiche di questo scandalo che ha fatto emergere un lato oscuro della politica locale.

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