Ferrari, nasce la nuova “F12tdf” dedicata al Tour de France

Si chiama “F12tdf”, è un concentrato di innovazioni tecnologiche applicate al motore e all’aerodinamica che consentono prestazioni da record; un’auto che grazie alla profonda revisione della carrozzeria, degli interni, del motore, della trasmissione e della meccanica, non ha eguali; è estremamente agile e potente, ma accessibile anche da guidatori meno esperti. La Ferrari, che è pronta al debutto al Mugello l’8 novembre, ha voluto omaggiare l’ultimo gioiello al Tour de France. La nuova “F12tdf” rappresenta il concetto più avanzato di vettura estrema per la strada e viene prodotta in serie speciale limitata di 799 esemplari. Può contare sui 780 cavalli del V12 aspirato derivato direttamente dal propulsore della F12berlinetta da cui è nato anche il motore endotermico del Cavallino. Gli pneumatici anteriori sono più grandi dell’8% rispetto i modelli precedenti; è montato un innovativo “passo corto virtuale” che controlla le ruote sterzanti posteriori e consente di raggiungere tempi di risposta al comando sterzo e valori di agilità propri di una vettura da corsa, mantenendo allo stesso tempo la stabilità della vettura ad alta velocità.

Altra novità è la riduzione di ben 110 kg del peso totale della vettura. Il record è anche nella velocità: in 2,9 secondi accelera da 0 a 100 km/h e può compiere un giro della pista di Fiorano in 1 minuto e 21 secondi. Grazie all’impianto di frenata di ultima generazione si può arrestare la vettura da 100-0 km/h in 30,5 m. I profondi interventi aerodinamici hanno contribuito a creare praticamente una vettura nuova che si stacca molto anche dal punto di vista estetico dalla F12berlinetta. Il design della nuova berlinetta si distingue proprio per le sue forme possenti e sensuali al tempo stesso. La “F12tdf” adotta cerchi ultra leggeri a cinque razze sdoppiate. La Ferrari dedica la sua nuova auto alla leggendaria gara di durata francese che vide il Cavallino protagonista assoluto durante gli anni ’50 e ’60, in particolare con la 250 GT Berlinetta del 1956 che si è imposta per quattro anni consecutivi, quando le vetture dovevano abbinare le prestazioni massime a un eccellente comfort che permettesse al pilota di guidare per ore su strade impegnative fatte di tornanti e rettilinei veloci.

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