Festa Cinema Roma, al via con la “resistenza” comica di Milani
Il film d’apertura, con Abatantuono e Raffaele, racconta la vera storia di un pastore sardo che oppose un rifiuto a un progetto edilizio milionario, dividendo una comunità.
Con la proiezione di “La vita va così”, pellicola che mescola impegno civile e comicità, si è ufficialmente aperta la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il red carpet dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ha visto sfilare il cast, la giuria presieduta da Paola Cortellesi e la conduttrice Ema Stokholma, dando il via a una kermesse che animerà la capitale fino al 2 novembre.
Il film d’apertura, diretto da Riccardo Milani e in sala dal 23 ottobre, racconta una storia vera di resistenza ambientale. Il protagonista è un pastore sardo che, rifiutando offerte milionarie, ha opposto un secco “no” alla costruzione di un resort di lusso su una spiaggia incontaminata della Sardegna, difendendo la propria terra e le proprie radici.
Una commedia che fa riflettere su lavoro e ambiente
Milani, regista de “Come un gatto in tangenziale”, affronta con toni da commedia un conflitto attualissimo. “Questa vicenda racconta non solo un uomo, ma una comunità spaccata e il conflitto, non solo italiano, tra necessità di lavoro e rispetto del territorio”, ha spiegato il regista. “Spesso queste due esigenze sembrano escludersi a vicenda. Forse invece esiste una strada diversa. Il film cerca di dare un segnale anche in questo senso”.
La pellicola, presentata fuori concorso nella sezione Grand Public, vede un cast di primo piano affiancato da non attori. Giuseppe Ignazio Loi interpreta il pastore Efisio Mulas, mentre Diego Abatantuono è l’imprenditore immobiliare. Virginia Raffaele recita nei panni della figlia del pastore, Aldo Baglio è il capo cantiere e Geppi Cucciari una giudice chiamata a dirimere la controversia.
Le voci del cast: una vittoria relativa e la sfida del dialetto
Le reazioni del cast sottolineano le diverse prospettive della storia. “Questo è l’emblema che cultura e intelligenza non vanno di pari passo”, ha osservato Virginia Raffaele, “perché c’è una saggezza che alla fine lascia tutti senza parole e vince”. Abatantuono ha offerto una visione più sfumata: “Secondo me il fatto che vinca è relativo. Vince per chi la pensa così, ma chi doveva trovare lavoro non lo trova. È bella la storia per questo motivo, perché ‘la vita va così’ ma per ognuno è diverso”.
Le riprese non sono state prive di sfide, come la comprensione del dialetto sardo stretto del protagonista. “Io non avevo i sottotitoli”, ha raccontato la Raffaele, “ma con mio grande stupore dopo alcune settimane alla fine riuscivo anche quasi a capirlo, alcune parole sono davvero incomprensibili”.
Il via alla kermesse tra stelle e battute
A dare il tono alla serata inaugurale è stata la conduttrice Ema Stokholma, che ha sfilato sul red carpet insieme a nomi come Roberto Bolle, Tiziana Rocca e Rita Rusic. “Imitare Geppy Cucciari [conduttrice di una precedente edizione, ndr] è impossibile, è inarrivabile per me”, ha scherzato. “Lei ha sempre la battuta pronta, è molto intelligente. Cercherò di non provare ad arrivare neanche alla caviglia”.
Con la cerimonia di apertura, la Festa del Cinema entra nel vivo, promettendo undici giorni di proiezioni, incontri ed eventi, confermandosi come uno degli appuntamenti culturali più attesi della capitale.
